Gela. La riscoperta della villa comunale attraverso la musica e il vino. Mercoledì sera, il giardino pubblico ha aperto alla presenza di centinaia di persone, soprattutto tanti giovani. Si sono di fatto riappropriati di un luogo della città per tanto tempo finito nell’oblio. “In vino Ghelas”, come accaduto anche nelle passate edizioni, punta proprio a rilanciare l’immagine di pezzi della città poco valorizzati. Questa volta è toccato alla villa “Garibaldi”. Il risultato c’è stato e il successo è stato confermato dalle tante presenze. Si replica mercoledì 23 agosto, sempre nel giardino comunale e con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
“Vedere centinaia e centinaia di giovani e non all’interno della villa comunale è un’emozione indescrivibile. Gente che non entrava da più di dieci anni e persone che non c’erano mai state, hanno riempito i viali alberati, calici alla mano e sulle note di un impeccabile sottofondo musicale. È stato un momento di condivisione che ha unito varie fasce di età. “In Vino Ghelas” è questo, uno spazio senza età, un evento che ogni anno porta i gelesi in luoghi dimenticati, per valorizzare il nostro patrimonio – dice Giuseppe Perna tra i fondatori dell’associazione “Cambiamenti” – non smetterò mai di ringraziare tutti i collaboratori che si sono spesi per organizzare nei minimi dettagli l’evento, i ragazzi dell’associazione culturale “Cambiamenti” e di “The Martedì”, la sicurezza per il lavoro svolto, le forze dell’ordine e le istituzioni che si sono rese disponibili alla cooperazione. La città può cambiare, serve tanta buona volontà e soprattutto gioco di squadra. Serve andare oltre i personalismi e mettere al primo posto l’obiettivo di rilanciare il territorio. Uno degli strumenti per farlo sono gli eventi. “In Vino Ghelas” è la dimostrazione che, nonostante le tante difficoltà organizzative, credendoci, impegnandosi e mettendo insieme gente che ha voglia di fare è possibile costruire qualcosa di bello per la nostra città. Grazie a tutti i presenti, con il vostro entusiasmo avete compensato ogni sforzo fatto”.