Porto, silenzio dalla Regione su accordo: comitato, “rischio scadenza per braccio ponente”

 
1

Gela. Doveva essere un passaggio quasi formale, con il varo del governo regionale. Da mesi, invece, non si sa più nulla dell’accordo attuativo per i lavori al porto rifugio, attesi da anni e sempre più improcrastinabili. Il sito locale è fuori da ogni rotta e sostanzialmente impraticabile. L’accordo condiviso dall’amministrazione comunale e dall’Autorità portuale della Sicilia occidentale prevede cospicui interventi, con oneri finanziari principalmente a carico della stessa Autorità. Serve però il via libera del governo Schifani. Pare che gli atti siano già nelle stanze palermitane ma non c’è stato il passo finale. “Come comitato pro-porto – dice il segretario Ascanio Carpino – vogliamo chiedere un nuovo tavolo istituzionale con il prefetto e con la presenza dell’Autorità portuale, dopo quello tenutosi a fine maggio. Sappiamo che il prefetto è molto attento sul tema ma non capiamo questo ulteriore ritardo dalla Regione. Ci sono tutte le condizioni per avviare i lavori e dare una speranza ad un intero comparto”. Le lungaggini che si sono protratte nel tempo hanno costretto a nuove operazioni di campionamento e caratterizzazione delle sabbie, con esborsi ulteriori di fondi pubblici. L’avvento dell’Autorità di sistema sembrava poter favorire uno slancio che ad oggi non si è concretizzato.

“Il rischio serio – conclude Carpino – è che possa scadere anche la procedura Via-Vas già conclusa per i lavori al braccio di ponente del sito portuale. Il termine ultimo per il completamento dei lavori, in questo caso, è di cinque anni e si dovrà procedere entro il 2024 per non incorrere nell’azzeramento della procedura”. Sul porto rifugio, ancora una volta, si allungano le ombre di scelte politiche che allo stato, a Palermo, non sembrano dare troppa centralità al sito locale.

1 commento

  1. Ma perché non si organizza un sit in a palazzo dei Normanni o dal governatore Schifani e facciamo sentire il ns disappunto anche con azioni eclatanti. A condurre queste dovrebbe essere in primis l’amministrazione comunale e il comitato pro porto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here