“Dirigenti Pd hanno scelto la restaurazione”, Siragusa: “In appalto a personaggi di vent’anni fa”

 
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Guido Siragusa

Gela. I destini immediati del Pd locale, dopo il terremoto politico delle dimissioni dell’ex segretario cittadino Guido Siragusa, sono stati affidati al neo commissario Giuseppe Arancio. All’ex parlamentare Ars spetta un compito tutt’altro che semplice. Siragusa, intanto, non cambia affatto impostazione. “Prendiamo atto che il rinnovamento promesso dal segretario Schlein e al quale in città abbiamo creduto molto, vincendo le primarie, non esiste – spiega – si preferisce, fino ad ora, la restaurazione. Il partito locale e regionale dimostra di non avere il coraggio del cambiamento, affidandosi agli stessi personaggi di vent’anni fa. Praticamente, il partito in città risulta in appalto esclusivo”. Considerazioni nette che non si distaccano dalle ragioni poste da Siragusa al momento delle dimissioni. “Ho fatto quella scelta per lanciare una provocazione al partito e i dirigenti provinciali e regionali stanno dimostrando di mancare di mentalità. Hanno una visione di un partito da affidare solo a chi ne è stato proprietario per vent’anni”, aggiunge. La nomina di Arancio non trova riscontro politico. “Non ho nulla contro Arancio – precisa Siragusa – ci lega un’amicizia. Però, mi sarei aspettato una chiamata da lui. Non c’è stata né prima né dopo. Vorrei capire se adesso ha cambiato idea visto che condivise un documento dello scorso aprile, con il quale il partito cittadino rivendicava discontinuità. Invece, questo partito continua a dare credito ad importanti dirigenti, che hanno incarichi nazionali, ma che alle amministrative hanno votato Forza Italia. Arancio, sapendo della nomina, secondo me avrebbe dovuto indicare invece un giovane, al quale affidare la guida del partito. Così, non è stato”. Il dissenso tra i dem locali c’è ed è stato espresso dai segretari di diversi circoli della provincia che hanno sostenuto le ragioni poste da Siragusa con le dimissioni, insistendo per un confronto con i vertici regionali e nazionali del partito. “Discutere con Arancio? Non capisco di cosa – dice inoltre l’ex segretario – io sono nel partito ma la visione mi pare del tutto differente. Cercherò di scrivere alla Schlein ponendo la questione e bipassando il partito regionale e nazionale. Come ho sempre detto, il problema dei capibastone non si pone solo con un caso mediatico come quello di De Luca in Campania”.

Pensare ad una riconciliazione interna non pare una strada così semplice da percorrere, soprattutto con l’obiettivo delle prossime amministrative. “Il vero problema sta in un partito che preferisce mettere da parte un gruppo dirigente giovane e pensare che la restaurazione sia la soluzione. Invece, sarà il disastro – conclude Siragusa – e c’è ancora qualche amico che continua a parlare di polemiche interne al Pd. In questo modo, si usano espressioni sbagliate per tentare di sminuire la questione. Non è un problema di polemiche ma di visione del futuro del Pd, anzitutto in città. Parliamo di un partito, allo stato, non inserito in alcuna vera alleanza”.

1 commento

  1. Il PD è un partito che sia a livello locale, regionale, o nazionale ha fatto fa e farà sempre e solo fesserie. praticamente si autodistruggono da soli.
    Per non parlare della Shlein… per favore.

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