Gela. Prima che gli scali aeroportuali andassero in tilt, creando caos e disagi ai turisti, la stagione estiva in Sicilia stava per battere il record di presenze e visitatori. Non sarà invece così e non solo per il black out del Fontanarossa di Catania. Oltre il caldo afoso, ora ci si mette anche il boom dei prezzi. I cittadini che nei prossimi giorni si metteranno in viaggio, dando il via all’esodo estivo, e quelli che ancora devono prenotare le vacanze per le prossime settimane, dovranno fare i conti con il caro prezzi. Tutto costerà più caro, dall’aereo, all’albergo, dal ristorante al gelato.
“Le mete non hanno subito grandi variazioni. Le predilette rimangono le crociere sul Mediterraneo e i villaggi per le famiglie – ha dichiarato Emilia Espinosa, titolare di un’agenzia viaggi- A causa di questi grandi disservizi è aumentata la richiesta nelle agenzie proprio perché i viaggiatori si sentono tutelati grazie alla nostra lunga esperienza e professionalità nel risolvere i problemi.”
I prezzi alle stelle iniziano a provocare qualche contraccolpo sui flussi. Incidono anche i problemi agli scali aeroportuali e l’ondata di caldo e incendi di luglio che hanno scoraggiato alcuni visitatori. L’incendio all’aeroporto di Catania avvenuto lo scorso 16 Luglio ha ridimensionato il boom di presenze. Il turismo sta pagando a caro prezzo i disagi provocati dall’incendio e dalla prolungata limitazione ai voli dell’aeroporto in piena stagione estiva.
“Ciò che è accaduto al Fontana Rossa è stato un disastro- ha aggiunto Salvatore Ragusa che lavora nel campo dei viaggi ormai da decenni- Un’organizzazione quasi totalmente assente ha permesso che i voli venissero cancellati o dirottati senza preavviso in aeroporti che distano ore da quello originario. A causa di ciò tantissimi clienti hanno perso non solo i voli ma anche le coincidenze. Adesso partiranno le cause che dureranno per anni e che lasceranno comunque l’amaro in bocca a chi ha visto sfumare le meritate vacanze agognate per tutto l’anno.”