La discoteca e poi il pestaggio, un giovane finì in coma: in appello confermate tre condanne

 
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Gela. Condanne confermate dopo il pestaggio subito da un giovane che, nel dicembre di otto anni fa, si trovava nel parcheggio esterno della discoteca Tanguera di contrada Femmina Morta. L’aggressione fuori dal locale. I giudici della Corte di appello di Caltanissetta hanno respinto i ricorsi presentati dai legali dei tre imputati, confermando il verdetto del giudice del tribunale di Gela, risalente allo scorso marzo. Tre anni e sei mesi di reclusione per Daniele Nicastro, tre anni e tre mesi ciascuno, invece, per Marcel Monachella e Rocco Agati. Anche davanti ai magistrati di secondo grado, i difensori, gli avvocati Giovanni Cannizzaro, Angelo Cafà e Tiziana Giardina, hanno messo in dubbio la partecipazione dei tre imputati alla violenta aggressione subita dalla vittima. Il giovane colpito rimase in coma per circa venti giorni. Al culmine della violenza, subì ferite anche alla testa. Proprio la vittima del pestaggio e i suoi familiari si sono costituiti parte civile. Per i difensori, le testimonianze rese sarebbero state contraddittorie. I tre imputati vennero riconosciuti solo in seguito. In base alla linea di difesa, inoltre, quella notte del dicembre di otto anni fa, fuori dal locale, scoppiò una rissa che coinvolse decine di giovani, senza permettere un’effettiva identificazione. I giudici di appello, però, hanno escluso questa linea, confermando le tre condanne. In primo grado, era già stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni in favore della vittima e dei familiari, oltre ad una provvisionale da settantamila euro.

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