Lavori in via Venezia, Capici: “Creano barriere architettoniche anzichè abbatterle”

 
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Gela. L’abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbe essere uno dei principi fondamentali da cui partire quando si progettano degli interventi per la riqualificazione di un’area cittadina. A Gela però non è così. In particolare l’avvocato Paolo Capici che, da oltre 40 anni dipende da una sedia a rotelle ha portato alla nostra attenzione un marciapiede appena creato a ridosso del cavalcavia di via Venezia.

“Io mi chiedo chi è che approva progetti che mettono a rischio l’incolumità di chi si muove grazie ad una carrozzina. Le discese create su questo marciapiede sono pericolosissime perché mi immettono direttamente sulla strada, con il rischio di essere investito da un qualunque mezzo di passaggio- ha dichiarato l’avvocato Capici- Per legge le passerelle per i disabili devono essere create all’interno del marciapiede proprio per garantirne la sicurezza. I pali posizionati proprio a centro della carreggiata rendono assolutamente impossibile il passaggio sia a noi che ad una mamma con un passeggino. ”

L’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli ha chiarito che i pali dell’illuminazione che impediscono il passaggio delle carrozzine saranno presto rimossi, sostituiti con quelli di nuova generazione e riposizionati in modo da non ostacolare il passaggio.

Ma questo ennesimo ostacolo non è che una goccia nel mare per chi ogni giorno si imbatte nelle barriere create dalla poca attenzione di chi gestisce i lavori pubblici. Nel periodo estivo le carenze per chi vive una disabilità non fanno altro che aumentare in una città che non garantisce nè un accesso idoneo a mare, né il trasporto nei punti più importanti dell’area urbana.

Le associazioni si sentono abbandonate anche dal settore dei servizi sociali che dovrebbe tutelare proprio i soggetti più fragili che ad oggi non riescono nemmeno ad accedere agli uffici di palazzo di città.

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