Gela. Le famiglie beneficiarie di reddito o pensione di cittadinanza con componenti “occupabili” con età compresa tra i 18 e i 59 anni che lo scorso 28 luglio hanno ricevuto dall’Inps l’sms che le avvisava della sospensione del sussidio sono più di 37mila in Sicilia, oltre duemila in provincia di Caltanissetta e diverse centinaia a Gela.
“La sospensione del reddito di cittadinanza è un ulteriore colpo all’economia siciliana- ha dichiarato Ignazio Giudice segretario organizzativo CGIL Sicilia- Di certo il sussidio non poteva cancellare da solo la povertà ma dava la possibilità alle famiglie realmente in difficoltà di vivere dignitosamente, per questo motivo non deve essere sospeso, ma rivisto e migliorato “
In città si sono tre scuole di pensiero: nel primo rientrano per lo più coloro che hanno perso il sussidio, per cui aleggiano critiche e malumori. Molte di queste famiglie non riusciranno ad arrivare a fine mese.
C’è chi è a favore del reddito pur non percependolo, ma chiede più controlli per fare in modo che venga percepito solo dalle famiglie veramente bisognose. Molti pensano inoltre che i percettori dovrebbero svolgere lavori utili alla comunità.
Infine c’è chi è assolutamente contro il sussidio e che in un modo o nell’altro manderebbe tutti a lavorare.