Gela. I carabinieri lo arrestarono lo scorso giugno. Nel vano destinato ad ospitare il sistema per l’erogazione idrica
della sua abitazione, c’erano invece quattro chili e mezzo di droga, tra marijuana e hashish.
La droga scoperta dai carabinieri. Il trentatreenne Luigi Di Noto ha scelto di patteggiare la pena. Alla fine, il giudice Paolo Fiore gli ha imposto la condanna a due anni di reclusione. E’ stato il legale di fiducia del trentatreenne, l’avvocato Davide Limoncello, ad optare per questa soluzione davanti all’ingente quantitativo di droga ritrovato dai militari. Già in sede di interrogatorio di garanzia, Di Noto ammise di aver tentato la carta dell’acquisto e della successiva vendita di droga nel tentativo di acquisire denaro sufficiente alla copertura dei debiti contratti. I carabinieri, nel corso di una serie di attività di controllo, arrivarono nell’abitazione di Di Noto, sequestrando la droga scoperta.