Greco contro Federico: “Dovrebbe scomparire dalla scena politica, il suo è bieco trasformismo”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. L’ex parlamentare regionale Pino Federico, ieri, ha confermato il suo impegno per la coalizione di centrodestra, indicando la possibilità di formare due liste, quella ufficiale della Dc (partito al quale ha aderito) e una civica. La priorità, così ha detto, va comunque all’alleanza. Tra gli altri aspetti, ha posto l’esigenza di una vera programmazione, che sarebbe invece mancata alla giunta Greco “con una città sprofondata”. Il primo cittadino, pur non citandolo direttamente, vede invece nelle mosse di Federico un esempio di “trasformismo”. In maniera piuttosto veemente, spiega che la città paga l’eredità di gestioni politiche e amministrative che portano la firma anche dell’attuale esponente della Dc. Non trascura il passato politico dell’ex parlamentare Ars. “Certi personaggi, se avessero la consapevolezza dei danni arrecati alla città durante la loro lunga esperienza politica, eviterebbero di rilasciare interviste e di apparire come i potenziali salvatori della patria. Chi ha governato indifferentemente con il centrosinistra e con il centrodestra, chi ha guidato la provincia, chi è stato deputato regionale, avversario di Crocetta o suo alleato, a seconda della convenienza – dice Greco – dovrebbe avere il pudore di starsene zitto e di lasciare ai giovani la possibilità di costruire un futuro migliore. Da tutti posso accettare lezioni ma non da chi si è candidato alle regionali, una volta con l’Mpa di Lombardo, la seconda volta con FI e la terza volta con la Dc di Cuffaro. Da tutti posso accettare lezioni, ma non da chi è stato alleato prima con Crocetta, poi con Scaglione e Ventura e infine con Fasulo. Certi personaggi, emblema del più bieco trasformismo, dovrebbero scomparire dalla scena politica, perché rappresentano il peggio sia sul piano ideologico che sul piano comportamentale”.

Il primo cittadino conferma la linea dura verso l’area politica rappresentata da Federico. “Avrò, durante la mia esperienza, commesso qualche errore, ma sicuramente non possono essere simili personaggi ad impartire piani e strategie di sviluppo per la città che sta pagando tutti gli errori e tutte le scelte fatte da una classe politica della quale lui ha fatto parte. Ne è interprete – aggiunge – ma non degno rappresentante. La politica e i giovani nella nostra città meritano di meglio”. Per Federico, la nascente coalizione di centrodestra non può in nessun modo essere aperta ai pro-Greco ma il sindaco, ancora una volta, tuona in direzione di chi potrebbe ambire ad un ruolo importante in questo contesto, riproponendo temi come quello della coerenza politica e dell’eredità amministrativa ritenuta alla base dell’attuale crisi dell’ente comunale. Valutazioni che potrebbero incidere sulle strategie della Dc, ora nel gruppo di centrodestra ma che ha avuto un posto in giunta.

2 Commenti

  1. A Gela chi prima e chi dopo dovrebbero sparire tutti ed inserire nuove figure . E’ assurdo vedere in consiglio comunale gente da oltre 20 anni . Mi raccomando , alle prossime elezioni votate sempre gli stessi !!

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