Gela. “Ci sarò e farò la mia parte. Non conta pensare ai nomi. Prima di tutto, il centrodestra deve preparare un programma e una progettualità per una città che ha perso colpi”. L’ex parlamentare Ars Pino Federico guarda al centrodestra unito e lo individua come priorità assoluta. “Abbiamo la possibilità di dare una risposta concreta alla città – dice – una vittoria del centrodestra significherebbe avere un dialogo diretto con governi amici, sia in Regione sia a livello nazionale. Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto alle autorità di livello superiore. Non si può continuamente attaccare e criticare”. Il centrodestra di Federico e della Dc ha un perimetro ben delineato e soprattutto non ricomprende per nulla il sindaco Lucio Greco e la sua area politica. “Il centrodestra che intendiamo noi, quello tradizionale – precisa – non ha nulla da condividere con il sindaco. Da lui e dagli esponenti più vicini alla sua linea arrivano attacchi continui. Se si attacca la Dc, Forza Italia, Fratelli d’Italia oppure la Lega, si attacca il centrodestra. Siamo chiaramente diversi da Greco e dalla sua area politica. E’ importante che i deputati, le segreterie e i partiti si siano compattati e già lavorino insieme”. Federico non scopre del tutto le carte ma qualcosa già la anticipa. “Vogliamo presentare due liste – continua – una della Dc e l’altra civica. L’obiettivo è dare un contributo importante al centrodestra che sta lavorando per l’unità”. L’ex parlamentare regionale invece non dà troppo peso a quello che sta accadendo nella “geografia” dell’assise civica, con consiglieri di area che in questi ultimi scorci hanno mantenuto il numero legale, anche votando a favore di atti portati dall’amministrazione. “Ogni consigliere può decidere sulla base delle proprie valutazioni – continua – non c’è un vincolo, soprattutto se si tratta di atti che possono avere grande rilievo per la città”. L’amministrazione Greco, per l’esponente cuffariano, si trascina dietro il peso degli errori strategici di quattro anni fa. “Lo dissi subito – aggiunge – quella era una coalizione messa insieme solo per vincere ma senza una progettualità. Dopo quattro anni posso confermare la mia previsione. Non c’è mai stata una visione, manca progettualità. L’amministrazione comunale ha dovuto affrontare anche situazioni impreviste, come la pandemia e la crisi finanziaria. Però, senza una progettualità iniziale tutto è diventato ancora più difficile e la città è sprofondata. Non sono riusciti a bandire i concorsi per il personale comunale. Il corpo della polizia municipale è ai minimi storici. Non c’è uno sviluppo in settori fondamentali come l’urbanistica, i lavori pubblici e i tributi. Non basta essere ammessi ai bandi per i finanziamenti se poi i progetti non vengono concretizzati. Tante risorse del “Patto per il Sud” sono state perse. Il museo del mare lo programmammo noi dodici anni fa”.
I punti cardine di un programma di centrodestra, per Federico, non potranno disattendere alcune direttrici obbligate. “Dobbiamo dare infrastrutture alla città – dice inoltre – i lavori della circonvallazione devono partire. Bisogna rilanciare l’area industriale e dare dignità al settore agricolo. In quest’ultimo caso, da circa un anno stiamo lavorando ad una progettualità per il riuso delle acque reflue. Ma servirà individuare soluzioni per le dighe. La piana va sostenuta. Non dobbiamo dimenticare i beni archeologici e una risorsa come il nostro mare. Altrimenti, il prossimo orizzonte sarà ancora peggiore. Con i cantieri del bonus 110 per cento che vanno a conclusione e quando finiranno i lavori del progetto “Argo-Cassiopea”, quali saranno le alternative occupazionali per questa città? Bisogna invece costruire le condizioni affinché i giovani locali possano ritornare nella loro città. In caso contrario, arretreremo ancora di più. Non si sente più parlare dell’ospedale circondariale, invece è un altro obiettivo da non perdere di vista. La città ha diritto ad un sistema sanitario all’altezza. Non voglio fare polemiche con nessuno ma è evidente che la progettualità è mancata e continua a non esserci”. Federico potrebbe nuovamente occupare una casella di rilievo nello schieramento di centrodestra intenzionato a riprendersi Palazzo di Città, anche se già qualcuno ipotizza diatribe di difficile risoluzione per la leadership dell’alleanza e per la scelta del candidato a sindaco.