Gela. Il no al referendum del prossimo 4 dicembre continua a fare da traino al tentativo di ricompattare il centro destra locale. Il no al referendum. Nelle scorse ore, tutti i principali esponenti cittadini di quest’area politica, da tempo ormai priva di qualsiasi riferimento unico, si sono ritrovati su convocazione dei componenti di Destra in Movimento. Ad illustrare le ragioni del no, c’erano i forzisti, con il deputato all’Ars Pino Federico, ma anche con i rappresentanti delle altre correnti del partito. Al dibattito, hanno preso parte i consiglieri comunali Vincenzo Cascino della Lista Musumeci, Salvatore Scerra di Forza Italia e il neo esponente della Lega dei Popoli Salvatore Farruggia. C’era Maurizio Scicolone di Progetto Gela, reduce da una prima intesa programmatica raggiunta insieme allo stesso Pino Federico. Tutti pronti a dire no il prossimo 4 dicembre “a tutela della costituzione” e ancora per evitare “l’eccessivo accentramento dei poteri in mano al premier”. Da quanto emerso, inoltre, il referendum avrebbe una forte componente politica, soprattutto rispetto alle sorti del governo Renzi, pronto a sostenere la riforma costituzionale intestata al ministro Maria Elena Boschi. Nella sede di Destra in Movimento, inoltre, si sono visti i rappresentanti di Fratelli d’Italia e quelli di Forza Nuova. Prove tecniche di dialogo, insomma, in attesa di capire cosa accadrà tra due settimane.