“Non penso ci siano condizioni per riequilibrio”, Pellegrino: “Centrodestra? Sia unito”

 
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Gabriele Pellegrino

Gela. Dopo la chiusura del primo ciclo degli atti finanziari, culminata con l’adesione al piano di riequilibrio, il centrodestra si guarda allo specchio. Il drappello di opposizione ha preso le distanze dagli strumenti portati in aula consiliare dall’amministrazione comunale. Una linea intransigente che è valsa per gran parte dell’alleanza. Sull’adesione al piano di riequilibrio, però, più di qualche incomprensione interna si è notata, fino al voto favorevole dell’esponente Dc Vincenzo Cascino. L’altro cuffariano Gabriele Pellegrino, invece, ha seguito la linea rigida e ancora adesso non è così convinto che possano esserci le condizioni per un riequilibrio. “Spero che alla fine la Corte dei Conti possa approvare il piano – dice – non vorrei fare l’uccello del malaugurio, ma penso che non ci siano le condizioni per un riequilibrio. Il disavanzo da 118 milioni di euro è molto pesante e c’è ancora il rendiconto 2022 da presentare. Io sono del parere che questo disavanzo, proprio per l’entità, non sia frutto solo di questa amministrazione. Però, è anche vero che potrebbe crescere. Il dissesto? C’è qualcuno che strumentalizza solo per non vedersi addebitato un insuccesso. E’ vero che con il dissesto i creditori dell’ente non potranno ricevere tutto quello che gli è dovuto. Però, possono anche rifiutare l’offerta decurtata e attendere che si superi questa fase, alla fine ricevendo le somme con gli interessi. Con un predissesto, invece, l’ente può sempre chiudere delle transazioni con i creditori”. A livello politico, il consigliere sa bene che ci sono state delle chiare divergenze nel centrodestra, durante le ultime sedute dell’assise civica. Al contempo, spinge per l’unità. “Stiamo tutti lavorando in questa direzione – aggiunge – a meno di un anno dalle prossime amministrative, può starci che qualche consigliere faccia delle valutazioni sui singoli atti. Però, il centrodestra ha tutte le possibilità di presentarsi agli elettori unito intorno ad un unico candidato a sindaco”.

A differenza di qualche mese fa, Pellegrino non sembra intenzionato a riaprire contrapposizioni interne alla Dc, che hanno già messo in forti ambasce la dirigenza locale. Le scelte dell’altro consigliere cuffariano Vincenzo Cascino, questa volta, pare non abbiano creato troppi dissapori, almeno ufficialmente. A livello più ampio, Pellegrino esclude che si possano fare passi falsi come quello di quattro anni fa, quando il centrodestra perse pezzi che garantirono il successo al sindaco Lucio Greco. “Escludo possa accadere – conclude – non ci sono le stesse condizioni”. Non sarà facile arrivare ad un’intesa complessiva in un centrodestra contorniato da gruppi e partiti che non disdegnano per nulla la leadership d’area.

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