Gela. I temi, dall’ambiente alla sanità passando per le royalties estrattive e per la presenza dell’università in città. I civici di “Una Buona Idea”, al completo, hanno presentato un nuovo progetto, per allargare la base. “Rimaniamo civici così come siamo nati”, è questo il caposaldo per un movimento che ha varato il “progetto città”. Ci sarà una seconda lista, “CivicoLab”, “costituita soprattutto da giovani”. I consiglieri comunali Davide Sincero e Rosario Faraci, il segretario Giovanni Giudice, il presidente Rino Licata e tutto il gruppo dirigente storico, hanno dato le direttive davanti ad una platea fatta anche di politica: il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, l’assessore Romina Morselli, l’ex assessore al bilancio Danilo Giordano, l’ex sindaco Domenico Messinese, il dem Giuseppe Favitta e diversi esponenti di altri movimenti civici. “La base per le prossime amministrative”, sta prendendo forma in un percorso che allo stato sembra smarcato dagli schieramenti, anche se il dialogo c’è stato con varie entità.
I finanziamenti sono un imperativo, “questo gruppo è stato in grado di attivare finanziamenti per oltre duecento milioni di euro”, ha detto Di Stefano. Ancora una volta è stato ripetuto che non ci saranno preclusioni al dialogo. L’istruzione è stata una costante e l’hanno confermato i giovani esponenti del movimento. “Nessun tornaconto personale ma solo un lavoro per la collettività”, ha detto Sincero. “Onestà e trasparenza, attraverso gli atti”, ha continuato il consigliere. Sono state ricordate tutte le iniziative istituzionali condotte. “L’abbiamo fatto quando eravamo in giunta e quando siamo usciti. Il nostro progetto è una visione di squadra”, hanno indicato. I civici non rinnegano nessun contatto, dal fronte centrista a quello progressista. “Con i progressisti c’è stata una visione comune su alcuni atti affrontati in consiglio – ha riferito Di Stefano – il centrodestra? Si comporta come l’uomo forte ma noi non abbiamo preclusioni sui temi”. Ad oggi, “Una Buona Idea” balla da sola e non sembra temere un percorso in solitaria anche se la strada è solo all’inizio.