Gela. Turni e reperibilità incidono sulle condizioni di lavoro degli operatori della società “Archimede” che è attiva nel porto isola industriale. Negli ultimi giorni, sono nuovamente riemersi, segnalati anche dal presidente dell’associazione antiracket locale Salvino Legname. Da tempo, la vicenda viene seguita dalla Filt-Cgil e dalla segreteria confederale del sindacato. Il segretario Filt Orazio Gauci e quello confederale Rosanna Moncada chiedono che la vicenda possa essere trattata in un tavolo in prefettura, alla presenza della società ma anche di Sicindustria, della capitaneria di porto e di Eni.
“Nonostante in passato abbiamo attenzionato queste problematiche anche presso la prefettura e l’ispettorato del lavoro – scrivono Gauci e Moncada – queste continuano a persistere con grave pregiudizio nei confronti dei lavoratori coinvolti che sono costretti ripetutamente a rimontare o a svolgere ore di straordinario. Si può ben immaginare, soprattutto in questi giorni a fronte delle alte temperature, il rischio al quale si espongono i lavoratori e i gravi danni che subiscono in termini di salute e di sicurezza. Si chiede, pertanto, un incontro che possa in tempi celeri e concreti salvaguardare e tutelare questi lavoratori”.