Gela. Si sono rivolti ai giudici del riesame di Caltanissetta. I due giovani accusati del tentato omicidio di via Petrarca sono stati sottoposti a misure cautelari. La prossima settimana, saranno discussi i ricorsi delle difese. Gli agenti di polizia del commissariato e i pm della procura hanno ricostruito i fatti, verificatisi lo scorso Capodanno. A sparare fu un minore, che ferì un trentenne. Poco prima c’era stata un’accesa discussione per alcuni petardi esplosi. Il minore, sentito dal gip, ha rilasciato dichiarazioni spontanee, spiegando di aver fatto fuoco non per uccidere ma solo per intimorire il rivale. L’avrebbe fatto dopo che un suo familiare pare fosse stato aggredito durante la colluttazione seguita al diverbio. La difesa, sostenuta dal legale Davide Limoncello, discuterà le ragioni del ricorso per tentare di ottenere una diversa valutazione anche rispetto alla misura in atto. Per la difesa, infatti, non ci sono gli estremi del tentato omicidio. Ai giudici del riesame si è rivolta anche la difesa del maggiorenne, a sua volta raggiunto da misura restrittiva.
Davanti al gip, Cristofer Schembri si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ accusato di aver accompagnato il minore in via Petrarca, alla guida di uno scooter, lo stesso usato per allontanarsi dopo gli spari. Il difensore, l’avvocato Flavio Sinatra, ha presentato ricorso al riesame, anche in questo caso con l’obiettivo di arrivare ad una decisione diversa sulla misura applicata al giovane. Per la procura e per i poliziotti, c’era la volontà di uccidere. Il trentenne venne raggiunto da almeno un colpo di pistola e riportò ferite ad una gamba.