“Ho votato riequilibrio per la città”, Cascino: “Centrodestra non ha voluto bocciare l’atto”

 
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L'esponente Dc Vincenzo Cascino

Gela. Il centrodestra locale, fuori dal municipio attraverso le segreterie dei partiti, ha aperto una fase di avanzata valutazione sulla probabile coalizione che affronterà le amministrative del prossimo anno. Il progetto è del tutto alternativo all’amministrazione Greco. Se tra i partiti si susseguono i segnali di compattezza, in consiglio comunale invece pare che qualcosa non torni. Ancora una volta, è il voto di aula che pone degli interrogativi. Questa mattina, il centrodestra non ha affatto dimostrato grande unità. Sulla proposta di adesione al piano di riequilibrio, il meloniano Salvatore Scerra e il leghista Emanuele Alabiso hanno detto no, comunque partecipando al voto e garantendo il numero legale. Il cuffariano Vincenzo Cascino, invece, si è espresso a favore dell’atto. “Il mio voto – spiega – non c’entra niente con il sostegno al sindaco Greco. Sono all’opposizione, così come all’opposizione è la Dc. Però, ho voluto dare una possibilità alla città. Ci sarà un piano di riequilibrio volto ad evitare il dissesto. Penso sia la strada da percorrere. L’ho fatto anche quando, al momento della sfiducia al sindaco, arrivò la proroga concessa dalla Corte dei Conti”. Cascino, appunto, si era già espresso in controtendenza nella prima tornata della mozione di sfiducia, sostenendo il rinvio, ma non ha condiviso il rendiconto 2021. Oggi, invece ha scelto di sostenere il piano di riequilibrio dei conti dell’ente che dovrà essere strutturato dall’amministrazione. Difende la sua linea (l’altro consigliere Dc Gabriele Pellegrino come buona parte del centrodestra non era in aula) e più di qualche dubbio politico lo fa pesare proprio sull’alleanza.

“La mia scelta l’ho fatta e l’ho motivata – aggiunge – il mio voto comunque non è quello che salverà il sindaco Greco, che io non sostengo. Se il centrodestra avesse veramente avuto intenzione di bocciare il piano di riequilibrio, si sarebbe potuto presentare in blocco e l’atto non sarebbe passato. I consiglieri di centrodestra presenti, comunque, oggi avrebbero potuto lasciare l’aula e non ci sarebbero stati i numeri per votare. Invece, hanno partecipato al voto. C’era il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Scerra che evidentemente non è contrario al riequilibrio, come invece vorrebbe far intendere. Probabilmente, lui e altri consiglieri di centrodestra puntano a ricandidarsi e se il riequilibrio sortirà effetti si troveranno con una situazione finanziaria sicuramente migliore rispetto a quella attuale. In aula, non c’era solo la Dc. Oltre a Fratelli d’Italia, c’erano la Lega e il consigliere progressista Ascia”. Dal voto sull’adesione al piano di riequilibrio traspare un’immagine di fondo del centrodestra locale non proprio allineata sulle stesse direttrici di marcia.

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