Il gruppo Alferi scoperto con l’inchiesta “Inferis”, chiesta la scarcerazione di uno degli imputati

 
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Gela. Quattro anni e quattro mesi di reclusione, confermati anche dai giudici della Corte di appello di Caltanissetta. La condanna in appello. Adesso, però, il trentacinquenne Fabio Russello si è rivolto ai magistrati del tribunale della libertà di Caltanissetta. Per il tramite del suo legale di fiducia, l’avvocato Maurizio Scicolone, ha chiesto di essere scarcerato. In base a quanto ricostruito dalla difesa, il giovane avrebbe già scontato per intero i tre anni e dieci mesi impostigli per l’appartenenza al gruppo mafioso individuato al termine dell’inchiesta “Inferis”. Per questa ragione, il difensore di fiducia ha chiesto la scarcerazione. I giudici nisseni hanno scelto di riservarsi prima di emettere la loro decisione. Intanto, già da alcuni mesi, è stato depositato il ricorso in Cassazione che la difesa del trentacinquenne ha deciso di presentare davanti ai giudici romani della Cassazione. Viene contestata proprio la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione decisa in appello. Per gli inquirenti, Russello, insieme a diversi presunti complici, avrebbe gravitato intorno al gruppo mafioso retto da Peppe Alferi.

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