Gela. I tempi stringono e il commissario regionale ha posto la deadline al 27 luglio. All’appello non c’è ancora la proposta di adesione al piano di riequilibrio, ieri sera saltata a causa della mancanza del numero legale. Così, in aula consiliare si torna già domani mattina, dopo la seduta assai movimentata chiusasi ieri senza il voto sulla proposta. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito ha proceduto ad una convocazione d’urgenza. Così come accaduto per il rendiconto 2021, passato con i voti dei pro-Greco (non tutti) e dei civici di “Una Buona Idea”, anche sulla proposta ci vorranno i numeri che in prima convocazione potrebbero non esserci. L’opposizione in blocco, ad eccezione dei civici, non pare intenzionata a sostenere il provvedimento, nonostante l’amministrazione punti a prevenire il dissesto dell’ente. Anche questa volta, potrebbe diventare strategica la seconda convocazione, con una soglia inferiore per approvare l’atto.
Il riequilibrio, come più volte spiegato dal sindaco Lucio Greco e dagli assessori, è un passaggio obbligato lungo la via tracciata dalla Corte dei Conti, che poi si pronuncerà sul vero e proprio piano. Bisogna comunque fare in fretta e questa volta i pro-Greco vorrebbero evitare defezioni interne o distinguo politici.