“Abusata da mio padre”, una giovane conferma le accuse davanti al giudice

 
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Gela. Ha ammesso di aver subito, in almeno tre casi, abusi sessuali dal padre. La presunta vittima, all’epoca dei fatti quattordicenne, ha confermato le accuse nel corso dell’incidente probatorio svoltosi davanti ad un giudice lombardo. La giovane, infatti, vive da tempo al nord insieme alla madre, separatasi dal marito finito sott’indagine.

I fatti si sarebbero verificati due anni fa, soprattutto nel corso del periodo estivo. L’allora quattordicenne era ritornata in città per trascorrere alcuni mesi insieme al padre. In quel periodo, però, sarebbero iniziate le attenzioni sessuali, fino ad arrivare a veri e propri abusi. Stando al racconto reso dalla ragazza, il primo caso si sarebbe verificato durante una gita al mare. In altri due casi, il padre avrebbe agito nella loro abitazione.
Il racconto, adesso, verrà ulteriormente valutato dai magistrati della procura. La denuncia nei confronti dell’uomo è stata sporta dopo le prime confessioni che la presunta vittima avrebbe reso davanti alla madre e al suo nuovo compagno. Già un perito nominato per esaminare lo stato psichico della giovane, ha confermato la sua piena capacità di raccontare i fatti senza incorrere in bugie o versioni compiacenti.
Nel corso dell’esame, è stato l’avvocato difensore dell’uomo sott’indagine, il legale Salvo Macrì, a porre domande alla ragazza. In base alle valutazioni difensive, infatti, il racconto sarebbe eccessivamente condizionato dalla situazione di contrasto vissuta in famiglia dalla presunta vittima che ha ammesso gli abusi. I genitori, da anni, sono separati e lei ha dovuto sempre spostarsi tra la Sicilia e la Lombardia.
Durante il tempo, dopo un primo affidamento ai familiari della madre, sono intervenute anche le operatrici dei servizi sociali di Palazzo di Città. In ogni caso, davanti al giudice delle indagini preliminari lombardo, la presunta vittima ha raccontato in maniera molto dettagliata gli approcci sessuali del padre, sfociati negli abusi successivamente denunciati. Il materiale raccolto verrà ulteriormente valutato dai magistrati della procura e dal sostituto Serafina Cannatà che sta seguendo l’intero caso. Non è da escludere, quindi, che ulteriori risvolti potrebbero emergere anche nelle prossime settimane.
La difesa dell’uomo, con l’avvocato Salvo Macrì, ha dal primo momento respinto le accuse in attesa dei prossimi passi d’indagine. I familiari della ragazza hanno scelto di farsi assistere, durante questa fase, da un legale di fiducia.

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