Atti finanziari e royalties, centrodestra distante dall’amministrazione: prime crepe sul riequilibrio

 
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Consiglieri di centrodestra in aula

Gela. In serata, l’aula consiliare aprirà il ciclo degli atti finanziari, che il commissario nominato dalla Regione ha imposto dovrà essere piuttosto breve. Ci sono dieci giorni per approvare il rendiconto 2021 e la proposta di adesione al piano di riequilibrio. La seduta serale potrebbe essere interlocutoria. I pro-Greco non hanno numeri a sufficienza per pensare di muoversi in autonomia. Dovranno comunque attendere il passo di gruppi di opposizione maggiormente collaborativi e l’attenzione va soprattutto ai civici di “Una Buona Idea”. L’iniziativa istituzionale di domani, con l’assise civica che dovrebbe riunirsi a Palermo per reclamare il riconoscimento delle royalties estrattive del progetto “Argo-Cassiopea”, potrebbe incidere anche sui piani della seduta di questa sera. Se dovesse venire meno il numero legale, sarà più difficile pensare ad una convocazione fuori dagli schemi come quella palermitana. Dal centrodestra, in questi ultimi giorni, non ci sono state uscite ufficiali sul tema degli atti finanziari. Difficilmente si concretizzerà un sostegno agli strumenti dell’amministrazione.

Soprattutto sul piano di riequilibrio, anche se non emergono indicazioni ufficiali in tal senso, pare che anche tra le fila del centrodestra c’è chi preferisca una soluzione differente, con l’eventuale dichiarazione di dissesto. Pure la scelta dell’amministrazione di cavalcare l’onda grillina sulle royalties di “Argo-Cassiopea”, da un punto di vista strategico non entusiasma affatto gli esponenti locali del centrodestra. L’obiettivo, come trapela da ambienti vicini ai partiti di quest’area politica, andrebbe valutato con tavoli istituzionali. C’è chi mette in dubbio la fattibilità di un emendamento che vada a modificare la normativa sul riparto delle royalties, che allo stato esclude il Comune e quelli costieri. Il centrodestra sta tenendo un profilo basso e già da questa sera, in aula consiliare, potrebbero spuntare i primi bagliori della strategia che non pare contemplare sconti all’amministrazione.

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