Gela. Un’unica Zona economica speciale per l’intero sud Italia. Il progetto governativo tocca anche il territorio locale, attualmente inserito nella Zes della Sicilia orientale, coordinata dal commissario Alessandro Di Graziano. Il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto ha ribadito l’importanza dell’iniziativa istituzionale, intervistato da LiveSicilia.it. Non ci saranno distinzioni di aree ma “tutti i Comuni del Mezzogiorno saranno inseriti nella Zes”, ha detto Fitto. Ci sono stati riscontri favorevoli dall’Ue. Il nuovo progetto punta ad un’estensione, anche temporale, degli incentivi e delle agevolazioni per chi intenderà investire nelle aree Zes. “Sul piano operativo, si estende a tutto il Mezzogiorno l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti. Trasparenza ed efficienza dell’intero processo saranno assicurate attraverso uno Sportello Unico Digitale”, ha riferito il ministro a LiveSicilia.it. Secondo l’esponente del governo Meloni il modello da seguire deve essere quello della “decontribuzione Sud”. “Una misura per la quale ci siamo battuti quando eravamo all’opposizione, che appena insediati al governo abbiamo, attraverso un dialogo con la Commissione, prorogato fino al 31 dicembre 2023, e che ora abbiamo l’obiettivo di rendere strutturale”, ha spiegato ancora. In settimana, l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano ha però sottolineato che la Zes locale risente della mancata risoluzione dell’enigma burocratico dei vincoli, che ricadono in uno dei quadranti della Zes, quello dell’area Nord 2 dell’ex Asi. In quella zona, infatti, non sono mai state attuate le compensazioni ambientali previste dal piano di gestione e non ci sono le condizioni per autorizzare nuovi insediamenti produttivi.
Il progetto di Zes unica lanciato dal governo, secondo alcuni osservatori, di fatto manda in soffitta le attuali Zone economiche speciali, che non sono riuscite ad incidere sul piano di investimenti duraturi ed infrastrutturali. In sostanza, si maschererebbe un insuccesso. Sul territorio locale, in attesa dei cantieri della nuova tangenziale, mancano reti viarie adeguate e l’area industriale è quasi isolata. La Zes della Sicilia orientale sta lavorando al progetto del collegamento tra l’area portuale e l’asse stradale, unica opera al momento coordinata dalla struttura del commissario Di Graziano, almeno sul territorio.