Gela. “Non doversi procedere”. Cadono le accuse mosse nei confronti di un imprenditore edile locale. I controlli sulle fatture emesse. F.G. era accusato di false fatturazioni per un periodo di circa tre anni. Verifiche e controlli erano stati effettuati proprio sull’intera documentazione fiscale della società, e non solo. Il giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore, però, ha accolto le tesi difensive. Mentre uno dei capi di imputazione è risultato ormai prescritto; per l’altro, invece, è arrivato il verdetto favorevole del gup. A ricostruire quanto accaduto, nell’interesse dell’imprenditore, è stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Lomonaco. La difesa, infatti, ha sottolineato la regolarità delle operazioni finite al centro delle verifiche, condotte anche dalla guardia di finanza. Una linea che, alla fine, ha convinto il giudice, tanto da spingerlo a pronunciare il non doversi procedere. Di conseguenza, per l’imprenditore non si apriranno le porte del processo.
