Tentato omicidio a Scavone, il minore accusato di aver spalleggiato il padre sarà messo alla prova

 
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Gela. Messa alla prova per diciotto mesi. Sarà impegnato in attività sociali il minore accusato di concorso nel tentato omicidio di Scavone dell’estate di due anni fa. Il minore accusato. Il giovanissimo, in base alle accuse dei magistrati, avrebbe spalleggiato il padre durante l’aggressione scattata tra le palazzine dello Iacp. Ad avere la peggio, fu uno dei residenti della zona che sarebbe stato colpito più volte, probabilmente con un cacciavite. Per gli stessi fatti, il quarantunenne Matteo Ventura, padre del minore, si trova a processo davanti al collegio penale del tribunale. La richiesta di messa alla prova è stata inoltrata al giudice dell’udienza preliminare del tribunale dei minori di Caltanissetta dai legali del giovanissimo, gli avvocati Valentina Lo Porto e Grazio Ferrara. I magistrati della procura minorile nissena, invece, avevano chiesto un periodo più lungo di messa alla prova, due anni. Alla fine, il gup ha accolto per intero le richieste dei difensori.

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