“100 operai dell’indotto da assumere subito”, sciolti tutti i blocchi stradali

 
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Gela. Gli operai dell’indotto Eni hanno deciso di sciogliere i blocchi stradali che, negli ultimi due giorni, non hanno consentito l’accesso alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.

Durante la riunione convocata d’urgenza dal prefetto di Caltanissetta Carmine Valente, infatti, i rappresentanti di Confindustria Centro Sicilia hanno accettato la proposta di un aumento del numero di operai da assorbire nell’organigramma di Sicilsaldo ed Ergo Meccanica, aziende vincitrici del contratto quadro di manutenzione per i prossimi tre anni.
Da quarantacinque, così, si dovrebbe passare a cento lavoratori da assumere entro, al massimo, il 3 giugno, data di scadenza della cassa integrazione per i lavoratori Smim. Stando all’accordo, la priorità delle nuove assunzioni spetterà proprio agli operai di Smim e Tucam, sarà poi il turno di quelli entrati a far parte della lista di disponibilità prevista nel protocollo firmato due anni fa.
Venerdì, proprio gli imprenditori di Sicilsaldo ed Ergo Meccanica, vedranno i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm e i rappresentanti di Confindustria Centro Sicilia. Sul tavolo, la ratifica effettiva dell’accordo concluso davanti al prefetto Valente. Se le parti non dovessero raggiungere un’intesa, gli operai che rischiano il loro posto potrebbero ritornare in strada.
Intanto, dopo le tensioni delle ultime ore, e il fermo imposto ad un bus carico di operatori giornalieri Eni che cercava ugualmente di accedere alla fabbrica, è stata presentata una denuncia contro gli operai in presidio. Il passo è stato deciso dai vertici locali di raffineria, contrariati dal blocco che non ha permesso il passaggio.
Lo scioglimento dei blocchi è stato concordato a conclusione di un’assemblea all’aperto svolta alla presenza dei segretari sindacali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese.

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