Gela. Mancano tutti gli assessori, ad eccezione di Flavio Di Francesco, e in aula non c’è neppure il sindaco Domenico Messinese.
E’ già polemica tra i consiglieri dell’intergruppo e il presidente Ascia. Così sono saltate diverse interrogazioni presentate dai consiglieri. A non mancare, però, sono state le “scintille” e la tensione. Un botta e risposta molto polemico è scaturito dalla decisione del presidente del consiglio Alessandra Ascia di dare spazio, solo in chiusura di seduta, al nuovo intergruppo che si prepara ad esordire in aula, composto dai consiglieri di Adesso Gela e del Polo Civico. Guido Siragusa e Giuseppe Ventura hanno chiesto la parola al presidente, proprio con l’obiettivo di ufficializzare la nascita dell’intergruppo. Il presidente Ascia, richiamandosi al regolamento, ha comunicato che l’intervento poteva essere effettuato solo dopo la trattazione di tutte le interrogazioni. “In questo modo – ha accusato Guido Siragusa – lei compie una scortesia istituzionale”. Clima ancor più accesso, quando lo stesso Siragusa e il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta si sono verbalmente affrontati. Il capogruppo del Polo Civico e’ rientrato in aula dopo averla lasciata per protesta, ed ha accusato il presidente Ascia di concedere spazio allo stesso Cirignotta nonostante il democratico avesse rinunciato a presentare la sua interrogazione a causa dell’assenza del vicesindaco Simone Siciliano. “Vai via dall’aula – ha replicato Cirignotta in direzione di Siragusa – stai solo disturbando”. “Avevo presentato richieste sulla paventata proroga del servizio rifiuti – ha poi proseguito il capogruppo Pd – e nessuno si presenta. Non avevo dubbi che dopo aver incassato il sì al bilancio, nessuno si sarebbe fatto vedere in aula”.
L’affondo di Gallo. Toni sempre più accesi, anche durante l’intervento del democratico Salvatore Gallo che ha passato in rassegna i tanti buchi gestionali del servizio idrico. “Questa giunta si era presentata in campagna elettorale con motti che facevano credere al rinnovamento – ha spiegato – purtroppo, sono rimasti solo gli slogan. Avete l’obbligo morale, come preannunciato in campagna elettorale, di bloccare da subito l’adeguamento annuale delle tariffe che continua a pesare sui cittadini che ricevono solo disservizi”. L’assessore Di Francesco ha però precisato che la giunta ha già affidato un incarico legale ad un professionista proprio con l’obiettivo di evitare ulteriori violazioni dei contratti. Per l’assessore, quando riferito da Gallo, non corrisponderebbe al vero. Così, è partita la reazione del consigliere. “Questi assessori, nominati, si permettono di dare del falso alle affermazioni dei consiglieri eletti – ha replicato – siete una giunta di ignoranti della politica”. Forti dubbi sono stati espressi dal consigliere del Pd anche rispetto ai progetti di rete fognaria a Manfria.
Saltano diverse interrogazioni. Il grillino Simone Morgana, davanti all’assenza dell’intera giunta, ad eccezione dell’assessore Flavio Di Francesco, ha scelto di ritirare le interrogazioni presentate. “Eravamo pronti a chiedere chiarimenti su logistica e investimenti – ha detto – e non c’è nessuno a rispondere. Neanche le mozioni vengono prese in considerazione. Invito il presidente a prendere provvedimenti. A cosa serve questo consiglio?”. Sul fronte degli incarichi legali assegnati dal Comune si è invece soffermato il capogruppo Udc Giovanni Panebianco. “C’è conformità al codice degli appalti – ha chiesto – e a quanto stabilisce?”. Il nuovo regolamento non è stato ancora valutato ma per l’assessore Di Francesco il sistema di affidamento degli incarichi, almeno per ora, non verrà modificato. “Sappiamo di doverci adeguare al codice degli appalti – ha precisato – ma siamo convinti che la giurisprudenza in materia ci stia supportando”. Per Panebianco, però, c’è il rischio che gli incarichi vengano garantiti solo “agli amici di amici”. Di Francesco è intervenuto anche sul servizio di refezione scolastica, assicurando che verrà coperto per l’intero anno scolastico. Per Giovanni Panebianco, però, “l’amministrazione punta costantemente sulle proroghe, senza avviare l’iter per un bando pubblico”. Sul contrasto al punteruolo rosso, Di Francesco ha risposto a Carmelo Orlando del Pd. “La Ghelas è stata munita dei mezzi necessari ad effettuare interventi che riguardano almeno cinquecento palme”. Richieste per ridurre la pericolosità del tratto stradale che collega Settefarine a Poggio Blasco sono giunte dai consiglieri Luigi Di Dio, Francesca Caruso, Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano. “Stiamo pensando ad interventi per l’inserimento di dissuasori, così come indicato a livello ministeriale”, così ha replicato l’assessore Di Francesco. Gli stessi consiglieri hanno chiesto lumi sul possibile progetto di completamento della via Recanati. “Il progetto esecutivo verrà sicuramente definito – ha spiegato l’assessore Di Francesco – ma non ci sono fondi per il finanziamento”. L’amministrazione comunale sta spingendo in direzione di interventi ulteriori per una definitiva messa in sicurezza delle arterie stradali 115 e 117 bis. È quanto emerso dalla risposta dell’assessore Flavio Di Francesco all’interrogazione presentata dalla capogruppo del Megafono Sara Bonura che ha chiesto quali progetti abbia intenzione di mettere in campo la giunta davanti all’elevata pericolosità di queste arterie. Forti critiche al sistema di organizzazione del trasporto pubblico sono arrivate da Salvatore Sammito. Niente sedili e pensiline in molte fermate e bus costeggiano anche le abitazioni. Per l’assessore Di Francesco, la fase sperimentale starebbe per essere superata, di modo da raggiungere una maggiore organizzazione dell’intero sistema. L’immediata messa in sicurezza di uno dei muri di cinta del cimitero monumentale è stata al centro dell’interrogazione presentata dal gruppo della Lista Musumeci, con i consiglieri Vincenzo Cascino e Anna Comandatore. “La gara d’appalto – ha risposto Di Francesco – verrà espletata a breve”.