Gela. I lavoratori edili di Medi group construction si giocano il futuro occupazionale e dall’inizio della settimana hanno intensificato la mobilitazione. Il sit-in è stato rafforzato, in raffineria. Questa sera, comunque, i tornelli non sono presidiati e anche domani pare che ci sarà un alleggerimento, senza la rinuncia al sit-in che prosegue. Ieri, i sindacati del settore e i manager di Eni sono stati ricevuti in prefettura. Si cercano soluzioni praticabili. La procedura di liquidazione dell’azienda ha di fatto paralizzato ogni attività e gli operai già erano in attesa di diverse mensilità arretrate. Senza retribuzioni e con il posto di lavoro in bilico, la mobilitazione ha accelerato. Lunedì, le parti saranno di nuovo al tavolo della prefettura. Questa volta, ci sarà anche il commissario che sta seguendo l’iter della liquidazione. La richiesta è partita dalle segreterie di Fillea, Filca e Feneal. Oltre ai segretari di categoria, i confederali stanno monitorando l’evolversi della situazione.
Bisognerà capire come assicurare la continuità lavorativa. Medi group ha contratti in essere nell’indotto della raffineria ed Eni ha intenzione di mantenere i cantieri. I dipendenti del gruppo vorrebbero rientrare per proseguire le attività, nella speranza di avere una prospettiva maggiormente stabile. Sono circa centocinquanta gli operai che attendono risposte mentre la loro vertenza va avanti.