E.ON lancia il progetto Energy4blue per la salvaguardia del mare

 
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PALERMO (ITALPRESS) – Per rendere l’Italia più verde E.ON continua a prendersi cura anche del blu. Il movimento #MakeItalyGreen di E.ON coinvolge sempre più persone anche grazie all’organizzazione di 3 Summer School dedicate al mare.Il progetto di E.ON sulla salvaguardia dell’ambiente marino si arricchisce di nuove attività insieme a IOC/UNESCO, l’Università degli Studi di Bari e Filicudi Wildlife Conservation. Il mare gioca un ruolo fondamentale per la regolazione del clima, grazie alla sua capacità di assorbire il calore generato dai gas serra, e rappresenta l’habitat vitale per un ecosistema animale e vegetale che ci protegge da eventi climatici e elementi inquinanti. Per questo è più che mai importante agire per garantirne la tutela e la salvaguardia. Dal 2019, E.ON si impegna in questa direzione attraverso Energy4Blue, progetto che prevede azioni concrete volte a contribuire alla tutela dell’ecosistema marino coinvolgendo direttamente i cittadini e le imprese nella riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività.Il progetto rientra nella missione Make Italy Green di E.ON per rendere l’Italia più verde creando un movimento che includa clienti, partner, dipendenti, stakeholder e cittadini nella creazione di un futuro migliore e realmente più sostenibile, diffondendo consapevolezza e buone pratiche in tutto il Paese. In questa cornice, E.ON ha dato vita alle Summer School di Energy4Blue per coinvolgere anche le giovani generazioni nel movimento green più grande d’Italia. “La nostra mission è creare il movimento #MakeItalyGreen per un’Italia più verde e un futuro migliore. Questo per noi non riguarda solo il business ma è uno scopo che guarda oltre: per questo siamo convinti che la collaborazione e l’azione congiunta con le associazioni, le istituzioni e il mondo accademico siano essenziali. Siamo davvero contenti di poter coinvolgere i giovani in queste opportunità di formazione, insieme a partner ed esperti d’eccellenza, per generare cultura intorno ai temi del mare e della sostenibilità e fare il prossimo passo per la crescita del movimento green” ha commentato Frank Meyer, CEO di E.ON Italia.Dal 5 al 9 giugno alle Isole Tremiti si è tenuta la Summer School dal titolo “Bionomia marina delle Isole Tremiti” dedicata a studenti universitari e organizzata dall’Università degli Studi Aldo Moro di Bari con il supporto di IOC/UNESCO ed E.ON nell’ambito del progetto Save The Wave, con l’obiettivo di tutelare e ripristinare gli ecosistemi marini del Mediterraneo.Obiettivo della Summer School: conoscere e monitorare la biodiversità e gli habitat marini locali, con particolare attenzione alla formazione sulle tecniche di ripristino e reimpianto di Posidonia oceanica e alla salvaguardia della prateria impiantata al largo delle Isole Tremiti lo scorso anno, proprio nell’ambito del progetto. Docenti e studenti hanno potuto, quindi, partecipare ad attività in barca per l’osservazione delle principali biocenosi costiere, delle grotte semi-sommerse; a lezioni sulle tecniche di reimpianto di Posidonia oceanica condotte in collaborazione con i ricercatori e gli esperti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e CoNiSMa; all’osservazione dei principali aspetti geomorfologici dell’arcipelago tremitese ad attività di snorkeling da riva per il monitoraggio della fauna marina notturna.“Per noi è fondamentale promuovere progetti come Save The Wave che facciano comprendere l’importanza della collaborazione fra diversi settori e attori sociali – ha commentato Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO -. Ci sta particolarmente a cuore, inoltre, promuovere progetti di rafforzamento della capacità dei giovani ricercatori, perchè saranno loro i professionisti del futuro che ci aiuteranno a raggiungere tutti gli obiettivi del Decennio delle Scienze del Mare”. “Ringrazio E.ON per il supporto alla Summer School in cui 15 ragazzi provenienti da 5 diverse università si sono messi in gioco, in lezioni in classe ed esperienze formative in mare, uniti dall’intento di studiare e prendersi cura dell’ambiente – ha detto Francesco Mastrototaro, professore di Biologia presso l’Università di Bari -. Abbiamo percepito una grande coesione e partecipazione e per questo ringrazio anche i miei colleghi dell’Università di Bari, come la Professoressa Antonella Bottalico e il Professor Giovanni Scicchitano, per la passione e la professionalità e soprattutto Giovanni Chimienti con cui abbiamo creato questa Summer School”. Gli fa eco Giovanni Chimienti, biologo marino: “Da scienziato ho imparato che fare sinergia tra persone con background differenti è una risorsa importante per la ricerca. Allo stesso modo, è essenziale contribuire a esperienze di questo tipo, che prevedono la collaborazione tra università, istituzioni e aziende. E’ fondamentale, infatti, unirsi per creare conoscenza e consapevolezza sull’urgenza di intervenire per la salvaguardia dell’ambiente”, ha concluso.
– foto ufficio stampa E.ON –(ITALPRESS).