Gela. Due braccianti romeni avrebbero agito su “mandato” di un agricoltore locale. Le indagini della polizia. Alla fine, vennero tagliati diciotto alberi di ulivo secolari, creando notevoli danni economici al titolare del fondo preso di mira. L’imprenditore agricolo che avrebbe dato l’ordine, adesso, è finito a processo. Deve rispondere dei danni causati. Si giunse a lui attraverso una serie di verifiche svolte dagli agenti di polizia del commissariato che individuarono i due braccianti romeni. Entrambi vennero collegati proprio all’agricoltore. Davanti al giudice, sono stati sentiti i poliziotti che effettuarono le indagini, scattate quattro anni fa. I testimoni hanno ricostruito l’intera vicenda. L’imputato è difeso dall’avvocato Paola Carfì. Il titolare del fondo colpito dall’irruzione, invece, si è costituto parte civile con l’avvocato Elio Lembati.