Gela. “Un generale stato di degrado strutturale e materico”. E’ questa l’attuale situazione del ponte che collega alla zona balneare di Piana Marina. La struttura venne interdetta proprio per il rischio di cedimenti. Per anni, è stata l’unica vera arteria di passaggio per accedere all’area, tra i Comuni di Gela e Butera. In Regione, sono state depositate le prime carte della procedura che dovrebbe condurre alla demolizione e alla successiva ricostruzione, così da adeguare il ponte “alle nuove norme tecniche del 2018”. I tecnici delle società esterne incaricate hanno trasmesso il progetto di fattibilità tecnico-economica per interventi che ammontano in totale a circa due milioni e mezzo di euro. E’ in fase di sviluppo la procedura per valutare la sottoposizione a Via e Vinca. Di conseguenza sono stati predisposti gli studi necessari, a seguito di sopralluoghi e indagini sulle condizioni del ponte sul torrente Comunelli. Il degrado strutturale accertato nel corso delle verifiche viene collegato “verosimilmente a una prolungata mancanza di attività di manutenzione”. A preoccupare di più è lo stato delle strutture portanti.
“Il degrado maggiore si concentra sulle pile del ponte – è riportato nel progetto di fattibilità tecnico-economica – in particolar modo su quelle centrali: i pilastri, aventi già una sezione ridotta in origine, a oggi si ritrovano quasi spogliati del copriferro e sono caratterizzati da una esigua armatura trasversale (del tutto assente, ormai, in alcuni tratti), oltre che dalla ossidazione e dal parziale distacco delle barre di armatura longitudinale. Anche i pulvini risultano interessati da locali distacchi del copriferro e conseguente ossidazione dei ferri di armatura”. Tutte ragioni che hanno convinto i professionisti incaricati a predisporre gli interventi per la demolizione e la successiva ricostruzione. Anzitutto, la Regione dovrà pronunciarsi sulla possibile sottoposizione a Valutazione di impatto ambientale e di incidenza. I progettisti concludono sottolineando che la finalità perseguita è “il ripristino della viabilità di collegamento tra la contrada Tenutella del Comune di Butera e la zona di Manfria più a ovest del Comune di Gela nel rispetto delle caratteristiche paesaggistico–ambientali del territorio di cui fa parte l’opera”. Nella relazione scrivono di “un impatto minimo sull’ambiente circostante”.