Gela. La linea della “responsabilità” la stanno assicurando, insieme agli altri gruppi progressisti, non in appoggio all’amministrazione comunale ma a garanzia degli interessi della città. Gli esponenti di “Rinnova”, al contempo, sono certi che non ci siano le condizioni per un rientro del sindaco Lucio Greco. “Vogliamo sperare che queste dimissioni siano irrevocabili e non vengano ritirate – spiegano gli esponenti del movimento che all’assise civica schierano il consigliere Alessandra Ascia – non solo per la nota situazione finanziaria ma soprattutto per la sfiducia politica che il sindaco ha ricevuto su tutti i fronti, compreso quello della sua maggioranza elettorale che strada facendo si è assottigliata a tal punto da non poter votare alcun atto, che nell’interesse della città deve essere responsabilmente garantito, come nel caso del Pef del servizio rifiuti, da consiglieri di opposizione responsabili che sono stati eletti dal popolo per rappresentarlo”. I civici di “Rinnova” sono pienamente inseriti nel contesto progressista, che sta strutturando un’alleanza del tutto alternativa all’amministrazione comunale. Nell’ultima fase, l’asse progressisti-civici ha assicurato i numeri in aula per atti fondamentali. Da “Rinnova” però fanno capire che un ritorno dell’avvocato Greco sarebbe del tutto insostenibile, anzitutto politicamente. I “responsabili” non si sono accodati alla sfiducia del 12 giugno, solo dopo aver ottenuto le dimissioni del primo cittadino. “Risulta imbarazzante e poco rispettoso il continuo gioco che questa amministrazione porta avanti nei confronti dei cittadini, costretti ad affrontare giornalmente tantissimi problemi che vanno dal lavoro alla vivibilità urbana, dalla sanità alla pulizia delle strade, per non parlare di altri atavici ritardi mai affrontati e mai risolti che hanno determinato nella popolazione una forte rassegnazione e una scarsa credibilità nei confronti della politica. Ad accentuare ancora di più questa poca credibilità – continuano – è soprattutto la grave crisi finanziaria che, come è ormai noto, attanaglia l’ente comunale e che se non risolta porterà il municipio in dissesto, con gravi ripercussioni sulla popolazione che, già stanca di vivere continuamente nel disagio, si vedrà costretta ad affrontare in misura ancora maggiore ulteriori problemi, uno tra tutti l’aumento delle tasse”. Il direttivo del movimento considera chiusa l’esperienza Greco, con il finale della seduta dello scorso 12 giugno. “Rinnova non ha mai sostenuto questo sindaco e la sua amministrazione e da sempre ha chiesto le dimissioni non solo per problemi legati all’aspetto finanziario ma per le tantissime gravi situazioni della città – continuano – mai affrontate e mai risolte che hanno portato verso un grado di arretratezza sociale in tutti i settori. L’interesse politico, regionale e nazionale, verso questa città è ormai pari allo zero. Il 12 giugno il sindaco ha presentato le dimissioni per le evidenti problematiche finanziarie ed anche per evitare una sfiducia che altrimenti sarebbe stata sancita”.
Il monito è piuttosto chiaro, Greco eviti di rientrare, solo con l’obiettivo di un’ultima tranche amministrativa utile ad una sua personale campagna elettorale. “Considerate le precarie condizioni finanziarie che sta affrontando il Comune, questo non è il tempo della campagna elettorale – concludono – che certamente verrà affrontata a suo tempo nel modo più chiaro e trasparente possibile anche nella scelta del futuro sindaco e della squadra che dovrà governare con la massima competenza. Questa città non può più essere succube di una classe politica che considera la politica una sorta di trampolino utile a costruire carriere. Al contrario, si dovranno esprimere e portare avanti solo ed esclusivamente donne e uomini che vogliono fare gli interessi della comunità”. I dirigenti del movimento, come già i civici di “Una Buona Idea”, sembrano piuttosto fermi nel ritenere che l’eventuale candidato a sindaco debba essere espresso dalle esigenze del territorio, senza l’intervento di livelli superiori.