Gela. I maturandi della città ieri sera si sono riuniti sulle scale del liceo Elio Vittorini e hanno intonato il tradizionale inno alla maturità del cantautore romano Antonello Venditti.
Una serata carica di commozione tra abbracci e pianti per gli studenti hanno brindato alla conclusione di un percorso che li ha inevitabilmente segnati e preparati alla vita adulta che si è conclusa con uno spettacolo pirotecnico.
L’ultimo rito di passaggio per i giovani gelesi che stamattina già dalle 7.30 armati di dizionario di lingua italiana attendevano ansiosi l’ingresso davanti il proprio istituto ad eccezione per i maturandi del liceo classico Eschilo che per motivi di ristrutturazione dell’edificio svolgeranno le prove di maturità nell’istituto del liceo delle scienze umane di via Europa.
Un rituale che va avanti da anni e che serve per segnare il passaggio dalle superiori all’Università. Una sorta di addio alla spensieratezza dei diciotto anni ed il passaggio al mondo del lavoro o agli atenei. Rimarrà l’amicizia e cinque anni di ricordi e aneddoti.