PALERMO (ITALPRESS) – “Ringrazio i palermitani per la tolleranza che hanno avuto rispetto a ciò che non funziona ma anche per quegli apprezzamenti che in alcuni casi sono venuti da parte loro. Chiedo ancora una volta aiuto ai palermitani. Sono assolutamente convinto che l’Amministrazione debba fare sempre di più e debba dimostrarsi proattiva nei confronti della città, ma è altrettanto vero che questa città non si salva se non con l’aiuto di tutti”. In un’intervista all’Italpress a un anno dalla sua elezione, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, lancia un appello ai suoi concittadini. “Tutti dobbiamo rispettare la città come se fosse casa nostra, l’abitazione che viviamo – sottolinea -. Ciò che è nostro non finisce sull’uscio di casa, ma si amplifica nei luoghi della città e chiede attenzione, rispetto di strade, monumenti, esercizi commerciali, conferimento dell’immondizia. Dobbiamo essere amici di Palermo”. Un anno vissuto all’insegna della ricerca della normalità. “Che Palermo fosse una città difficile, complicata, contraddittoria, lo sapevamo tutti – afferma Lagalla -. Ci siamo dedicati proprio per questo a cercare di modificare nel primo anno ciò che metodologicamente ha impedito a questa città di fare cose normali negli ultimi 3-4 anni. Ci siamo dedicati al bilancio e alla riorganizzazione degli uffici comunali, assieme alla più grande e vergognosa emergenza che abbiamo trovato, quella dei cimiteri. A un anno esatto dall’insediamento del sindaco e a quasi un anno dall’insediamento della Giunta, possiamo dire che l’emergenza cimiteri è sostanzialmente superata, che abbiamo approvato in un anno 4 bilanci a partire dal 2020, preventivi e consuntivi”. Chiuso anche il “patto” con lo Stato, “ora abbiamo l’ultimo miglio: prima delle vacanze estive intendiamo chiudere il piano di riequilibrio, la seconda puntata del Patto con lo Stato, e il bilancio 2023 assieme al consuntivo 2022. Questo ci consentirà di riproporre interventi che da anni non si svolgono a Palermo e che sono quelli che danno il senso della normalità quotidiana, cioè riprendere la manutenzione della strade, potenziare gli interventi sul verde, nelle ville storiche, perfezionare e ottimizzare gli impianti di illuminazione. Fare cioè di Palermo una città normale”. Solo a quel punto Lagalla e la sua Giunta potranno dedicarsi a una sorta di fase-2. “C’è il capitolo degli investimenti sui quali da tempo stiamo lavorando con fondi Pnrr, rimodulazioni, cose che richiedono più tempo per essere attualizzate”, evidenzia. Si parla di rimpasto in Giunta, il sindaco fa da…pompiere. “L’estate porta sempre un clima caldo che favorisce talvolta l’ipersensibilità e talvolta addirittura l’irritazione. Noi – dice – teniamo bene accesi i condizionatori, in modo tale da raffreddare pulsioni bollenti che non ritrovo all’interno della macchina comunale se non per inevitabile condizionamento o interferenza di altri discorsi politici, di altre situazioni politiche. E’ tutto intrecciato nella vita”. Lagalla si dice “molto fiducioso nel rapporto della Giunta al suo interno e con il Consiglio comunale. Andiamo verso la fase di chiusura del documento di bilancio, ed è ciò che idealmente chiude il primo capitolo di questa storia consiliare”. “Poi – ha evidenziato – se ci saranno ragionamenti politici da fare, richiesti dai partiti nel quadro di un equilibrio complessivo in cui il Comune abbia pari dignità ed equilibrio rispetto tutte le altre istituzioni, è chiaro ed evidente che potremo parlare di tutto”.I rapporti con il Governo regionale, assicura, “sono di intensa e quotidiana collaborazione, sono forti con tutti gli assessorati, a partire dalle Infrastrutture, assessorato con cui abbiamo in piedi tutta una serie di questioni, dalla riprogrammazione dei fondi Gescal per le periferie alla progettazione della Pedemontana, ai rapporti con Rfi per concludere i lavori del passante e dell’anello. Abbiamo una perfetta sintonia con tutti gli assessorati e con il presidente Schifani ci sentiamo e cicorreliamo sui temi principali di una collaborazione che, anchenel segno politico comune, non può che esserci”. Il Comune di Palermo è al lavoro per scongiurare una nuova emergenza rifiuti in piena estate. “I ritardi della Regione siciliana sulla realizzazione della settima vasca di Bellolampo sono inenarrabili. Avrebbe dovuto essere pronta da anni e invece ha subito un tormentato percorso di cui sono stato testimone nell’ultima fase. Do atto all’assessore Di Mauro di essersi attivato generosamente e utilmente nella fase finale, ma il danno era già fatto”. Secondo Lagalla “per una città che è tra le capitali del turismo,con un’estate che va verso il suo periodo più caldo, non sarebbecertamente un biglietto da visita produttivo farsi trovare colmidi rifiuti. Dobbiamo trovare soluzioni alternative, c’ècollaborazione con l’assessorato regionale ai Rifiuti che si rende conto anche della totale incolpevolezza del Comune rispetto a questo, e c’è la nostra disponibilità a collaborare e a trovaresoluzioni alternative”. Per quanto riguarda la questione bare al cimitero dei Rotoli “abbiamo risolto il punto più alto dellavergogna, 1.300 bare insepolte…E’ chiaro che ormai siamo allafine della storia da questo punto di vista, abbiamo ripristinatouna sorta di correntezza quotidiana con cui si riesce a fare ilturnover, ma non possiamo dire di essere usciti dall’emergenzapotenziale, siamo usciti dall’emergenza reale”.
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