Gela. La quotidianità del Consorzio di bonifica locale è attraversata da una crisi che si protrae da tempo. La scorsa settimana, i sindacalisti della Flai-Cgil hanno indetto lo stato di agitazione. A pesare sono i ritardi su ogni fronte, compreso quello dei pagamenti degli stipendi per i lavoratori. Il governo regionale è visto come assolutamente distante dalle esigenze di un ente che dovrebbe fare da supporto al comparto agricolo locale ma che invece ha difficoltà pure ad andare avanti. Il segretario provinciale Flai Peppe Randazzo è stato molto critico, indicando i tanti pesi che stanno trascinando nel fondo l’ente e tutti i dipendenti. Da Palermo, una prima risposta è arrivata, sicuramente non risolutiva ma comunque utile per cercare di attenuare la morsa della crisi. Il dipartimento regionale dell’agricoltura ha sbloccato un nuovo saldo del contributo per il 2023.
Un totale di circa 234 mila euro che sarà destinato al “pagamento degli emolumenti anno 2023 al personale a tempo indeterminato”. Il relativo decreto è stato firmato ed emesso. I sindacati del settore, da tempo chiedono di poter avere un confronto diretto con i vertici del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, nel quale è inserito quello locale. Ad oggi, non ci sono stati riscontri. Con il Consorzio in affanno perenne e senza infrastrutture idonee per la distribuzione idrica, gli operatori locali del settore affrontano disagi di ogni tipo.