Gela. “Un sistema sanitario locale completamente allo sbando”. È quello che emerge dalla disamina del dem Peppe Di Cristina, che negli anni ha più volte calcato la mano per cercare di arrivare ad un cambio di passo. “L’ospedale Vittorio Emanuele ridotto ad astanteria è una vergogna senza limiti – spiega – da tempo, sostengo che il management dovrebbe solo presentare le dimissioni, ad iniziare dall’attuale commissario”. I dem, attraverso il parlamentare Paola De Micheli, preparano una nuova interrogazione da presentare al governo nazionale e una “gemella” per l’Ars e per il governo Schifani. “Grandi risorse umane e professionali lasciano il nostro nosocomio perché non si trovano anestesisti, solo per fare un esempio. A Caltanissetta, invece, si discute di un policlinico. In città, si fanno solo passi indietro e si chiudono reparti”, aggiunge. Il componente della direzione nazionale del Pd ha già posto la questione anche ai parlamentari di riferimento.
Di Cristina si prepara ad aderire all’iniziativa nazionale contro ogni progetto di privatizzazione della sanità, compresa quella locale. “Sarebbe l’ennesima beffa – aggiunge Di Cristina – purtroppo, il centrodestra è convinto che quella di affidarsi ai privati e alla logica del mero profitto sia l’unica strada. Noi non ci stiamo e pretendiamo che, a partire dal nostro ospedale, si proceda a dare servizi a migliaia di utenti e pazienti. Il diritto alla salute non può essere messo in discussione in una terra che per decenni ha dovuto patire conseguenze enormi dalla presenza industriale”.