In aula niente accordo sul bilancio, “lasciamo la città ad un commissario?”: passa il piano delle alienazioni

 
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Il consigliere comunale Cristian Malluzzo

Gela. Passa il piano delle alienazioni, con il belvedere di piazza Mattei, mentre per il bilancio di previsione 2016 sarà necessario attendere almeno altre ventiquattro ore. Tensione sulle presunte incompatibilità dei presidenti di commisione. Domani mattina, infatti, decisiva dovrebbe essere una conferenza dei capigruppo, nel tentativo di appianare le tante divergenze irrisolte. In apertura di seduta, è stata subito polemica tra il consigliere comunale di Adesso Gela Cristian Malluzzo e il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. Malluzzo ha chiesto spiegazioni sulle presunte incompatibilità dei presidenti di commissione, sollevate dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta. “Non è mai stato fatto il suo nome in aula”, ha detto il presidente Ascia. Il consigliere di Adesso Gela ha chiesto comunque di poter intervenire, rispondendo ai dubbi sollevati da Cirignotta, e di ottenere risposte al documento inoltrato alla presidenza del consiglio.

Sì al piano delle alienazioni. Guido Siragusa, in rappresentanza della commissione urbanistica, ha invece contestato il parere tecnico negativo emesso dal dirigente Orazio Marino che ha bocciato la richiesta di bloccare il “taglio” dell’area del belvedere di piazza Mattei dal piano delle alienazioni. “È un parere tecnico aberrante – ha detto Siragusa – che entra nel merito politico. Probabilmente, lo ha fatto per assecondare il volere dell’assessore che lo ha nominato dirigente”. Il funzionario, però, ha escluso di essere stato “influenzato” dall’assessore Francesco Salinitro. Per lo stesso assessore, inoltre, le sentenze favorevoli all’ex gestore della stazione di servizio demolita in piazza Mattei non garantiscono alcun diritto su quell’area. Il presidente della commissione urbanistica Cristian Malluzzo, davanti alle risposte ritenute del tutto inadeguate arrivate dal dirigente, ha ribadito che tutti i consiglieri della commissione erano pronti a sostenere l’emendamento da loro proposto, votando no al piano delle alienazioni. “In questo modo – ha proseguito Giovanni Panebianco – andiamo a votare la sanatoria di un’opera, costruita sul belvedere, che a questo punto viola il contenuto di sentenze e ordinanze del Tar Palermo, favorevoli all’ex gestore della stazione di servizio”. “Quell’area è già stata modificata e non si può variare – ha precisato la democratica Romina Morselli – soprattutto in base a verdetti del Tar che non assicurano principi certi”. Per l’esponente del Megafono Maria Pingo non si può votare un atto così importante nell’incertezza. “Bisogna agire secondo i criteri di legge – ha spiegato – senza incertezze”. L’emendamento della commissione, però, è stato approvato, così come il piano delle alienazioni. Seppur nell’incertezza, l’aula ha detto sì anche al documento unico di programmazione che aveva ricevuto parere negativo dalla commissione bilancio. Si tratta di un atto propedeutico al bilancio di previsione.

E’ scontro sul bilancio. “Non ci sono le condizioni per votare il bilancio di previsione – ha detto Guido Siragusa – ci sono troppi scavezzacollo che vorrebbero trascinarci nell’incertezza, magari bocciandolo. Non si risolvono così i problemi della città, anzi si aggravano. Il 4 novembre, arriverà il commissario e il consiglio, votato dai cittadini, sarà finito”. “Ci vuole coscienza, io voterò favorevolmente al bilancio – ha detto Salvatore Sammito – ma non consentirò che il mio voto salvi il posto a chi si nasconderà dietro all’astensione oppure ad un voto sfavorevole”. “Ci vuole rispetto per tutti i consiglieri – ha risposto il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta – abbiamo messo in luce diverse anomalie e se venissero superate, il Partito Democratico è pronto a votare favorevolmente. È un problema di impianto. Mi riferisco ai quattro milioni di euro di crediti iscritti a bilancio in Ghelas che non risultano nel bilancio del Comune. Una situazione analoga si è venuta a verificare per quanto riguarda i tredici milioni di euro di crediti vantati dall’Ato rifiuti”. Ancora critico, il presidente della commissione bilancio Salvatore Scerra. “Il sindaco non può arrivare in aula e godersi lo spettacolo – ha attaccato – a questo punto, va costituito immediatamente un gruppo di lavoro proprio con il sindaco, il commissario regionale e il presidente del consiglio comunale. Così, potranno essere valutate tutte le manchevolezze di questo documento arrivato in aula”. Il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino, però, è stato chiaro nel sostenere che “il bilancio va votato per non lasciare la città in mano ad un commissario”. Il capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura si è rivolto direttamente al sindaco Domenico Messinese. “Probabilmente, votando no si fa il gioco del sindaco – ha spiegato – così lui governerebbe senza consiglio comunale. Abbiamo organi tecnici dei quali fidarsi, a partire dal collegio dei revisori”. “Votiamo il bilancio, la gente ha fame – ha spiegato Carmelo Casano – i servizi sono fermi. Modifichiamolo e votiamo”. Nel tentativo di rassicurare l’aula è intervenuto il dirigente Alberto Depetro. “Nessuno vuol nascondere somme o numeri – ha detto – sia sul fronte rifiuti che su quello di crediti e debiti nei rapporti con le partecipate. Non potete pensare che l’attivo attuale di bilancio vada a coprire i circa dodici milioni di euro di debiti verso Ato e le altre partecipate. Verranno coperti in più esercizi, anche perché maturati nel corso di diversi anni”. Il democratico Salvatore Gallo ha sostenuto l’eventuale no al bilancio. “Non capisco tutto questo clamore – è intervenuto – un bilancio si può condividere o non condividere. Personalmente, appoggio le proposte di chi mi coinvolge nelle scelte. In caso contrario, ho sempre dato voto sfavorevole”. L’esponente del Movimento cinque stelle Simone Morgana si è rivolto agli altri consiglieri in aula. “Il bilancio va valutato con serenità – ha detto – la normativa prevede che in caso di bilancio bocciato si lasci l’incarico. La normativa va rispettata e per questo mi assumo la responsabilità di votare no ad un documento che non condivido, prodotto da una giunta che non riconosco”. Il presidente della commissione bilancio Salvatore Scerra ha però attaccato nuovamente il dirigente al bilancio Alberto Depetro. “La commissione sta lavorando seriamente – ha detto – le modifiche sul fronte rifiuti sono arrivate successivamente. Gli atti sono chiari. Inviterei i dirigenti a fare meno politica”. Di scarsa condivisione ha parlato il capogruppo del Megafono Sara Bonura. “L’unica mia garanzia sono i revisori dei conti, poi c’è il dirigente. Lasciamo da parte i colori politici. Dobbiamo tutelare i cittadini”. Alla fine, si è optato per un rinvio a domani sera. Al mattino, tutti in Comune a cercare l’accordo finale.

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