Gela. Davanti ai giudici della Corte di appello di Milano, è stato sentito, come testimone, Calogero Pulci, già collaboratore di giustizia. La faida in Lombardia. Il cinquantaseienne sommatinese è arrivato in aula, dopo le richieste formulate dai legali di difesa degli imputati, ovvero il boss Giuseppe Madonia, Antonio Rinzivillo, Grazio Gerbino e Cataldo Terminillo. Le richieste difensive sono arrivate nell’ambito del giudizio di appello bis relativo alla faida mafiosa, scoppiata in Lombardia a cavallo tra anni ’80 e ’90. Al centro delle accuse, ci sono gli omicidi di Gaetano Carollo, Alfio Trovato e Carmelo Scerra. Dopo le precedenti condanne, risalenti al novembre di tre anni fa, era arrivato un verdetto di annullamento emesso dai giudici della Corte di Cassazione.Gaetano Carollo venne freddato a Liscate nel giugno del 1987. Carmelo Scerra morì sotto i colpi dei killer due anni dopo mentre l’azione di morte ai danni di Alfio Trovato scattò nel maggio del 1992. Si tornerà in aula il mese prossimo. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Luigi Colaleo e Vanessa Di Gloria.