Gela. “Il gruppo assicurativo Generali deve entrare nel giudizio penale”.
L’incidente mortale sulla Gela-Manfria. La richiesta, prima dell’apertura del dibattimento, è arrivata dai legali di parte civile che assistono i familiari del dipendente di banca Fabrizio Cusimano, morto su un tratto della Gela-Manfria mentre ritornava in città in sella alla sua Triumph Speed Triple. L’impatto fatale si verificò nell’agosto di due anni fa. Per Cusimano non ci fu nulla da fare, morì sul colpo e vano si rivelò l’intervento dei soccorritori. A rispondere di omicidio colposo, è l’agrigentino Diego Leone, rinviato a giudizio lo scorso aprile. Il dibattimento si aprirà davanti al giudice Lirio Conti. Il gruppo assicurativo Generali dovrebbe, a questo punto, essere chiamato in giudizio come responsabile civile. Dopo i primi rilievi e le perizie dei tecnici, si arrivò ad ipotizzare la responsabilità del conducente dell’auto che, in base alle accuse, avrebbe invaso un tratto della carreggiata. La difesa dell’imputato sostenuta dall’avvocato Michele Lazzara, anche in fase di udienza preliminare, ha contestato la ricostruzione d’accusa, escludendo qualsiasi invasione di carreggiata da parte dell’agrigentino Diego Leone che, in base a quanto indicato, stava viaggiando proprio in direzione di Licata mentre Fabrizio Cusimano, in sella alla sua moto, faceva rientro in città. La richiesta di chiamata in giudizio del gruppo assicurativo è stata preannunciata, nell’interesse della vedova, dagli avvocati Anna Comandatore e Dalila Di Dio; per gli altri familiari, dal legale Giorgio Milone.