“Sfiducia dopo dimissioni è vendetta”, Siragusa: “Unità centrosinistra, pro-Greco? Non ci sono eresie”

 
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Il segretario del Pd Guido Siragusa

Gela. “Per noi, la politica non è una vendetta personale”. Il segretario dem Guido Siragusa, ieri sera, ha seguito la riunione dell’assise civica convocata per discutere la mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco. Inutile nascondere che le dimissioni dell’avvocato hanno dato linfa alla linea politica del centrosinistra e dei civici, sostenuta pienamente dalla dirigenza locale dei democratici. “Il sindaco non è riuscito a far approvare il rendiconto e i correttivi entro i termini stabiliti – spiega il segretario del Pd – lui stesso aveva detto che se fosse accaduto, si sarebbe dimesso. A noi, interessava che fosse consequenziale. Così, è stato. Non ha senso sfiduciare un sindaco che si è dimesso. Il centrodestra voleva mostrare i muscoli ma la politica deve essere anzitutto cervello”. Con le dimissioni del primo cittadino annunciate in aula consiliare, ieri sera, civici e progressisti hanno raggiunto l’obiettivo e così non hanno partecipato al voto sulla mozione di sfiducia, facendo venire meno il quorum. “Eravamo pronti a votare la mozione di sfiducia – precisa Siragusa – poi, sono intervenute le dimissioni che noi abbiamo chiesto in tutti gli interventi. A quel punto, era inutile sfiduciare un sindaco già dimesso”. Dem, grillini e i civici di “Una Buona Idea” e “Rinnova”, da settimane hanno varato la linea della “responsabilità” che li ha portati a sostenere atti strategici per l’amministrazione. “Il Pef sui rifiuti andava per forza sostenuto – continua Siragusa – a differenza del centrodestra, noi abbiamo voluto dare alla città un servizio rifiuti finalmente efficiente. Tutti gli obiettivi che avevamo sono stati raggiunti. Era importante assicurare l’approvazione anche delle variazioni di bilancio per i finanziamenti. Abbiamo agito esclusivamente nell’interesse della città. Con quest’amministrazione comunale non abbiamo alcun legame”. La sfiducia saltata apre all’arrivo in aula del rendiconto 2021, destinato ad essere un nuovo punto di svolta per le sorti della giunta. “Prima, facciamolo arrivare in aula – continua Siragusa – sicuramente, lo valuteremo come abbiamo sempre fatto anche con gli altri atti”. Il segretario dem, dalla seduta di ieri sera, non può che trarre elementi utili per perorare la causa dell’alleanza di centrosinistra, pure per il traguardo delle prossime amministrative. “Dicevano che il centrosinistra non esisteva e che l’alleanza era impossibile – spiega ancora – invece, Pd, Movimento cinquestelle e civici, hanno dimostrato coesione e unità di intenti. Sono convinto che l’alleanza possa essere strutturata da subito. Un’alleanza si può costruire quando tutti sono disposti a fare passi indietro. Servono umiltà e abnegazione. Mi fa piacere constatare che c’è massima sintonia tra la segreteria cittadina del Pd e il gruppo consiliare del partito. Il consigliere Orlando sta facendo un lavoro molto importante. Dimostra ancora una volta serietà”. La tensione politica, ieri, ha fatto emergere ferite assai profonde nell’area che si ispira quasi esclusivamente al centrodestra.

Se quello della sfiducia era in pressing per arrivare al voto, i pro-Greco, invece, hanno rotto definitivamente il perimetro politico. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli è stato netto, “non avremo più nulla a che fare con questo centrodestra”, ha detto. Negli stessi istanti ha invece elogiato i “responsabili” che intanto si preparavano a lasciare l’aula per non votare la mozione del centrodestra. Da settimane, progressisti e civici supportano gli atti dell’amministrazione, anche per non abbracciare la linea del centrodestra intransigente. Potrebbe delinearsi un’inattesa convergenza tra “responsabili” e pro-Greco, anche in chiave elettorale? “In politica non ci sono eresie – conclude Siragusa – ho apprezzato quello che ha detto il consigliere Morselli. Sono esponenti che non hanno riferimenti di partito e questo è un altro elemento da valutare. Al momento, però, non c’è nulla di concreto”.

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