“Responsabili” disinnescano sfiducia, dialogo a distanza con i pro-Greco? Ora rendiconto e Ghelas

 
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Il consigliere Paola Giudice e l'esponente "Rinnova" Alessandra Ascia

Gela. La volata finale che ha sparigliato gli equilibri dell’aula consiliare, quando sembrava che la sfiducia fosse ormai cosa fatta, l’hanno lanciata i “responsabili”. Progressisti e civici sono riusciti a trovare il varco politico per sganciarsi da una mozione che hanno sempre considerato espressione del solo centrodestra ma che erano comunque pronti a votare. I civici di “Una Buona Idea”, la grillina Virginia Farruggia, l’indipendente Paola Giudice, il dem Gaetano Orlando e l’esponente di “Rinnova” Alessandra Ascia, in tutti i loro interventi hanno invitato il sindaco a dimettersi. Una sorta di “chiamata” ai pro-Greco, che a loro volta hanno insistito affinché l’avvocato evitasse la sfiducia, presentando le proprie dimissioni. Così è stato, alla fine. Il dialogo a distanza tra i “responsabili” e i pro-Greco è proseguito anche durante la lunghissima seduta d’aula. Da settimane, il fronte di centrosinistra e i civici sostengono atti strategici e sono stati decisivi per farli approvare. “Senza di loro saremmo già stati a casa quaranta giorni fa”, ha detto il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli. Le dimissioni formalizzate dall’avvocato Greco hanno aperto la scatola politica. Per progressisti e civici, “missione compiuta”. Hanno poi lasciato l’aula. “Il sindaco si è dimesso – ha detto Giudice – non ha senso accanirsi contro la persona con la sfiducia. Noi abbiamo chiesto che si dimettesse. Dovrebbero essere i consiglieri di centrodestra a seguire la coerenza e a dimettersi, dopo aver votato la sfiducia”. Ancora una volta i “responsabili” si sono rivelati decisivi. Prima del voto sulla mozione, lo stesso Morselli ha lanciato non pochi segnali: li ha ringraziati per quanto fatto in queste settimane. “Noi con questo centrodestra non vogliamo più avere a che fare”, ha detto il consigliere assai vicino al sindaco Greco. L’asse politico per alcuni esponenti pro-Greco potrebbe spostarsi verso il centrosinistra? Non è da escludere. Per i “responsabili”, con le dimissioni del sindaco, si apre però un’altra fase di priorità amministrative e per la città. Il rendiconto 2021 è un fardello da valutare con molta attenzione e lo stesso vale per i correttivi.

A fine mese, come è stato ricordato, scade la proroga tecnica a Ghelas, che va per forza rinnovata se non si vuole correre il rischio di far perdere il lavoro ai dipendenti. La Regione ha già diffidato sul rendiconto 2022 che chiaramente manca all’appello. La sfiducia “anestetizzata” da una convergenza emergenziale tra “responsabili” e pro-Greco, con il centrodestra che in aula è stato ben marcato e bloccato sul più bello, potrebbe dischiudere nuovi scenari, con una certa portata politica.

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