Gela. L’ultimo aggiornamento dei dati, risalente al dicembre 2022, è stato da poco pubblicato dal Ministero dell’ambiente, attraverso la direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche. Di fatto, però, non cambia il trend delle procedure di bonifica nelle aree ricomprese nel Sito di interesse nazionale. Non ci sono, in base ai risultati, aree locali del tutto bonificate con certificazione. L’estensione complessiva del Sin perimetrato è di 795 ettari. Per i terreni, le aree indicate come “potenzialmente contaminate” toccano i 440 ettari. Le zone “contaminate”, invece, si attestano su una estensione di 233 ettari. Sono stati approvati progetti di bonifica su 102 ettari. Il report, sempre sui terreni, indica inoltre la presenza di 14 ettari di aree non sottoposti ad indagini e 4 ettari, infine, risultati “non contaminati”. La situazione cambia poco per le falde. I risultati riportati nella relazione ministeriale toccano le attività sempre nelle aree del Sin, che raggruppa i quadranti del territorio locale sottoposti all’incidenza industriale. Sono stati approvati progetti di bonifica, per le falde, su un totale di 426 ettari. Le aree individuate come “potenzialmente contaminate” si collocano su 363 ettari. Solo per 4 ettari, invece, si riscontrano “aree non indagate”. Anche su questo versante, però, non risultano procedimenti conclusi con bonifica certificata. E’ un capitolo che viene spesso riaperto, negli ultimi anni con maggiore frequenza a seguito della fase di riconversione della raffineria di contrada Piana del Signore. C’è ancora molto da fare.
Negli scorsi mesi, nel corso di un evento pubblico, il sindaco Lucio Greco ha lamentato l’assenza di risorse che anzitutto possano dotare l’ente comunale di una struttura in grado di monitorare procedure così complesse. Palazzo di Città ha dovuto rinunciare ad essere ente attuatore per gli interventi nelle ex discariche industriali di Marabusca e Cipolla, due dei siti più pericolosi sul piano dell’elevata percentuale di contaminazione. Sono stati concessi finanziamenti per la messa in sicurezza ma per la bonifica serviranno stanziamenti maggiori. A fine aprile, in gazzetta ufficiale, è stato pubblicato il decreto ministeriale che introduce un iter “semplificato” proprio per gli interventi di bonifica nelle aree Sin, compresa quella locale.