Gela. “Non ci sono più alibi”. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano è stato tra quelli che hanno ritenuto opportuno assicurare maggiore tempo all’amministrazione comunale per adempiere a quanto richiesto dalla Corte dei Conti. Con il rendiconto 2021 approvato in giunta ma lontano dal varcare l’ingresso del civico consesso per il voto finale, lo scenario cambia e anche drasticamente. “Il nostro gruppo, giustamente, ha fatto una scelta netta e concesso più tempo all’amministrazione comunale per predisporre il rendiconto e i correttivi – spiega l’ex assessore – però, questi atti non arriveranno in consiglio comunale in tempo utile per rispettare le scadenze. Noi, lunedì, andremo in aula e chiederemo spiegazioni. Senza risposte valide, voteremo la sfiducia. Non ci sono dubbi su questo e lo faremo confrontandoci anche con gli altri gruppi che hanno seguito la linea della responsabilità. Non sarà sufficiente venire in aula consiliare e spiegare di aver approvato il rendiconto in giunta. Parliamo di un atto che inevitabilmente ha le attenzioni della Corte dei Conti e della procura, non si può pretendere che i revisori rilascino il parere come se nulla fosse. Ci sono delle precise procedure da osservare”. I civici di “Una Buona Idea”, salvo ulteriori capovolgimenti di fronte, vanno verso la sfiducia al sindaco Lucio Greco. Sarà impossibile, infatti, approvare il rendiconto e avere il via libera ai correttivi, al massimo entro la prossima settimana. La mozione voluta fortemente dal centrodestra è però sottoposta ad un andirivieni di accadimenti politici, che adesso potrebbe farla saltare. I leghisti hanno annunciato che il partito è per non discutere la mozione, considerandola ormai non in linea con le attuali priorità amministrative, a partire dalla necessità di impedire che la crisi finanziaria dell’ente degeneri.
“Se c’è qualcuno che intende muoversi in questo modo – continua Di Stefano – dovrà poi essere consequenziale e approvare il rendiconto, così come le tante variazioni di bilancio e i correttivi. Non pensino di far saltare la mozione di sfiducia e poi di disinteressarsi al voto sugli strumenti finanziari. Noi siamo stati attaccati e definiti stampelle dell’amministrazione solo perché abbiamo dato priorità alla città, garantendo un mese in più per chiudere gli atti finanziari e trasmettere i correttivi. Addirittura, qualcuno è arrivato a dire che noi non avremmo mai potuto far parte del centrodestra, proprio perché abbiamo appoggiato il rinvio del dibattito sulla sfiducia”. I civici, domani sera, si riuniranno per ufficializzare la linea che sarà tenuta in aula consiliare, a partire da lunedì prossimo nel corso della seduta sulla sfiducia. Sembra quasi scontato che cercheranno di avere convergenze con i pezzi dell’area progressista, anche nella prospettiva di “stanare” il centrodestra.
Quando in una città come Gela ti accorgi da cittadino che tanti sindaci vengono sfiduciati …. credo che il problema non siano solo i sindaci ma tutto il sistema politico che come sempre …. quando non si trova sedute nelle poltrone dei poteri ha tutte le soluzioni ai mali del mondo … appena sale al potere fa solo errori… a me qualcosa non torna.