Gela. Un anno e mezzo di reclusione con l’accusa di aver tentato un furto all’interno dello stabilimento della famiglia Missuto, in contrada Sabuci. La decisione del giudice. Dopo la condanna decisa dal giudice dell’udienza preliminare, Gaetano Davide Alfieri lascia gli arresti domiciliari e ritorna in libertà. E’ stata accolta, infatti, la richiesta avanzata al suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì. Da diversi mesi, proprio Alfieri si trovava agli arresti domiciliari. Dopo il tentativo di furto allo stabilimento Missuto, è stato giudicato, con il rito abbreviato davanti al gup, insieme al complice Alessandro Frasca. I difensori dei due, ovvero lo stesso Salvo Macrì e Nicoletta Cauchi, sono riusciti a far cadere l’accusa di rapina, inizialmente contestata dai magistrati della procura. Furono gli imprenditori, titolari dello stabilimento per la produzione di inerti, ad accorgersi di quanto stava accadendo nel sito.