“Pd trovi forza per aggregare e battere centrodestra”, Di Cristina: “Sfiducia? Io l’avrei votata”

 
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Di Cristina nel corso di un incontro pubblico del Pd

Gela. I risultati delle amministrative appena conclusesi non fanno certamente ben sperare, soprattutto se l’analisi è quella sui numeri messi insieme dai progressisti, a partire da Pd e Movimento cinquestelle. “Io sono molto preoccupato – dice il componente dell’assemblea nazionale dem Peppe Di Cristina – e lo sono anche rispetto alle amministrative del prossimo anno in città. Penso che il Pd debba anzitutto investire su sé stesso e rafforzarsi. Si deve strutturare un’alleanza forte, costruendo una proposta che possa trovare condivisione. Non sarà semplice, visto che il leader del Movimento cinquestelle Giuseppe Conte non pare affatto intenzionato ad un’alleanza con il Pd e non capisco le ragioni di questa posizione”. I dem, in città, dovranno trovare la chiave di volta per tentare di sparigliare il campo del centrodestra e non è un dato già acquisito, anzi. “Non dimentichiamo che il seggio delle regionali l’abbiamo perso in città – continua Di Cristina – io mi sono assunto le mie responsabilità e mi sono dimesso dalla carica di segretario provinciale. Dobbiamo essere bravi a capire perché il centrodestra riesca ad avere consensi in città nonostante il governo regionale, di centrodestra appunto, abbia reso il “Vittorio Emanuele” uno degli ospedali peggiori di tutta la Sicilia, da più di cinque anni promette il porto senza alcun esito e nonostante voglia trasformare il territorio in una cassaforte dei rifiuti di tutta l’isola. Dobbiamo iniziare ad avere una presa differente sulle questioni che veramente interessano le persone”. Di Cristina non ne fa una questione di leadership e anzi ribadisce di essere “a disposizione del partito”. “Sono pronto anche a candidarmi se ce ne sarà bisogno”, continua. I dem e gli altri pezzi dell’area progressista, in questo periodo, sono diventati un baricentro essenziale per la tenuta dell’aula consiliare e per l’approvazione di atti essenziali portati dall’amministrazione. I “responsabili” hanno ricevuto elogi pubblici direttamente dall’avvocato Greco.

Di Cristina, invece, ha una visione differente. “Personalmente, io la mozione di sfiducia l’avrei votata – aggiunge – è una mia convinzione e non parlo da componente dell’assemblea nazionale del partito. I temi della città cercherò di affrontarli anche con il segretario Schlein. Già la prossima settimana è in programma una nuova direzione nazionale, alla quale parteciperò, probabilmente intervenendo. Non mi interessa fare polemica con gli organismi del partito locale. Il mio pensiero lo esporrò nel corso della direzione cittadina. Io ho senso del partito. Sto anche lavorando ad una due giorni, sempre in città, con la parlamentare Paola De Micheli, per approfondire temi come il lavoro, le infrastrutture, la logistica e lo sport”. Ancora una volta, nonostante le distanze sempre più nette dal sindaco Greco, l’ex segretario provinciale democratico conferma però di apprezzare l’allarme che il primo cittadino ha nuovamente lanciato sulla questione morale. “Ha parlato di fatti molto gravi e noi sosteniamo denunce di questo tipo – conclude – però, al sindaco chiedo coerenza e schiettezza. Anzitutto, dovrebbe fare i nomi, visto che richiama in generale deputati ed ex deputati. A chi si riferisce? Io sono convinto che anche per le prossime amministrative bisognerà stare vigili rispetto ad eventuali candidature di chi non ha i requisiti, sia morali che giudiziari. Noi siamo in prima linea”.

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