Lavori in una scuola di Palermo, presunta truffa: domiciliari ad un imprenditore gelese

 
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Gela. C’è anche l’imprenditore gelese Emanuele Capizzello tra gli indagati raggiunti da misura cautelare nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti nella destinazione dei fondi per i lavori all’istituto scolastico “Volta” di Palermo. È stato posto ai domiciliari. È la procura europea che indaga su ipotesi di truffa per l’erogazione di finanziamenti pubblici. Sarebbero state effettuate opere di ristrutturazione dell’istituto al ribasso o comunque solo indicate per la fatturazione senza reali riscontri. Sarebbero stati fatturati anche lavori mai eseguiti. Insieme a Capizzello nell’inchiesta, destinatari di misure restrittive, ci sono anche Antonino Falcone e Gioacchino Gabriele Falcone, pure loro ai domiciliari.

“Attuando un meccanismo consolidato – spiegano i carabinieri che hanno condotto l’inchiesta – gli indagati avrebbero effettuato i lavori di manutenzione e ristrutturazione attraverso il metodo dei ‘subappalti a cascata’ e delle fatturazioni fittizie” ottenendo “ingiusti profitti in danno del buon esito dei progetti” grazie al “mancato utilizzo di materiale ovvero o l’incompleta realizzazione di opere contabilizzate”. Con la stessa ordinanza il gip, accogliendo le richieste dell’European public prosecutor’s office, ha sequestrato quasi 140 mila euro alla società Capizzello Emanuele srl con sede legale a Gela e alla Tecno ponteggi edili srl di Palermo.

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