Gela. Da domani, iniziano i primi confronti in vista del dibattito sul rendiconto 2021. Lo strumento finanziario, fondamentale anzitutto per i correttivi richiesti dalla Corte dei Conti, è stato approvato giovedì sera dalla giunta. L’intero civico consesso, compreso il presidente Salvatore Sammito, attende di poter avere in mano le carte per visionare i numeri dell’ente. Di certo, il disavanzo è consistente per circa 96 milioni di euro a fronte di un avanzo da 32 milioni di euro. La “tempesta finanziaria”, spesso richiamata dal sindaco Lucio Greco, ha messo in ambasce l’intera organizzazione amministrativa dell’ente. L’avvocato ha ribadito che si tratta dell’eredità di precedenti amministrazioni. Domani mattina, è fissata una conferenza dei capigruppo consiliari per affrontare le rivendicazioni poste dai dipendenti comunali, che lamentano ritardi notevoli nel pagamento delle indennità. Il segretario generale Carolina Ferrro, in aula consiliare, ha comunque sottolineato che il tema è da collegare alla bocciatura dei sistemi dei controlli interni formalizzata dalla Corte dei Conti. Uno sblocco in tempi rapidi non pare così praticabile e i sindacati non escludono lo sciopero.
I capigruppo consiliari e il presidente Sammito, probabilmente, in presenza di esponenti dell’amministrazione comunale, alla riunione convocata per domani ne approfitteranno, chiedendo prime delucidazioni sul rendiconto. C’è ancora la necessità del parere dei revisori prima che possa avviarsi verso il consiglio comunale. La prossima settimana, quindi, potrebbe riservare ulteriori sviluppi e il voto favorevole dell’assise civica allo strumento finanziario non è così scontato. Tanti vogliono approfondire con attenzione. E’ prossima, intanto, la scadenza per la trasmissione dei correttivi richiesti dalla Corte dei Conti. Di fatto, dovrebbe trattarsi di un vero e proprio piano di riequilibrio, con dati già previsti nel rendiconto 2021.