Gela. Cinque giorni non bastano. Così, i vertici della Srr4 si apprestano a chiedere un ulteriore termine prima di poter rispondere alle richieste formulate
dal responsabile dell’ufficio speciale raccolta differenziata, istituito a livello regionale.
Le richieste dell’ufficio regionale. Da Palermo, negli scorsi giorni, sono arrivate note indirizzate alla stessa Srr 4, alla prefettura di Caltanissetta e all’amministrazione comunale. Il funzionario regionale ha chiesto di ottenere una dettagliata relazione, con la quale motivare le ragioni delle proroghe concesse al gruppo Tekra, attuale gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche quelle del mancato raggiungimento delle percentuali di differenziata stabilite dalla normativa in materia. Quello dei cinque giorni, però, viene considerato un termine fin troppo risicato. In realtà, diversi amministratori dei comuni rientranti nella Srr 4, con in testa quelli di Gela e Niscemi, non avrebbero gradito le richieste, soprattutto legate al merito del capitolato di appalto e alle proroghe. “Da quanto ci risulta – spiega l’assessore Simone Siciliano – questo ufficio dovrebbe occuparsi solo di valutare la questione del servizio di raccolta differenziata. Peraltro, nelle note si sottolinea come il Comune di Gela abbia raggiunto percentuali di gran lunga superiori rispetto a quelle di molti altri centri ma, nonostante situazione d’emergenza come a Catania e Palermo, si chiedono spiegazioni dettagliate agli enti virtuosi. Di certo, è tutto piuttosto anomalo”. A gennaio, scade l’ultima proroga concessa all’azienda Tekra e, allo stato attuale, non sembrano esserci le condizioni per bandire una gara ponte, data l’evidente impossibilità di organizzare una gara di affidamento del servizio per un periodo non inferiore a sette anni. Da settimane, il commissario regionale Enrico Vella, inoltre, sta cercando di mettere ordine nelle procedure che dovrebbero condurre al completamento della pianta organica della Srr4 e del piano d’ambito.