Gela. Circa centocinquantamila euro affidati ad un broker bancario che si sarebbe impegnato a gestirli, creando un fondo dal quale una coppia di coniugi avrebbe potuto prelevare i propri risparmi. L’istituto di credito entra nel procedimento. Di quei soldi, però, si perse traccia e la coppia è riuscita a riaverne indietro soltanto una minima parte. Adesso, il broker bancario dovrà rispondere all’accusa di truffa davanti ai giudici del tribunale. Il gup Veronica Vaccaro, accogliendo le richieste del pubblico ministero Lara Seccacini, ha disposto il rinvio a giudizio. Regge, quindi, l’accusa di truffa contestata al presunto broker “infedele”. Nel procedimento, come responsabile civile, è entrato anche l’istituto di credito per conto del quale lo stesso broker ha svolto attività. Le accuse, però, sono state respinte dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Flavio Sinatra. Non a caso, facendo leva su documentazione bancaria, il legale ha contestato la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dai magistrati della procura e sostenuta anche dal legale dell’istituto di credito. I coniugi che denunciarono i fatti, invece, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giovanna Zappulla. Proprio il legale ha sottolineato le tante anomalie emerse nella gestione di quel fondo economico e addebitabili al broker che dovrà rispondere in giudizio alle accuse mossegli. Si andrà in aula a fine febbraio.