Gela. Sul futuro prossimo di Ghelas, la municipalizzata amministrata dal manager Pietro Inferrera, ad incidere è soprattutto il nuovo contratto, che in questa fase appare decisamente lontano. In settimana, in commissione sviluppo economico, il dirigente Mario Picone ha spiegato che con la situazione finanziaria dell’ente in fase di definizione, il contratto manca delle basi essenziali per essere chiuso. E’ probabile che a fine giugno, quando scade la proroga in essere, si procederà sempre seguendo lo stesso versante. La commissione sviluppo economico, come conferma il presidente Rosario Faraci, continuerà il focus sulla municipalizzata. “Convocheremo tutti i dirigenti dei settori, l’amministratore e il dirigente che si occupa dei contratti – spiega – indipendentemente dalla situazione attuale, c’è comunque il dovere di procedere con un contratto nel quale vanno inseriti i sevizi che si richiedono a Ghelas. Se ci sono rami secchi vanno tagliati, è inutile prevederli. Tutti devono sedersi allo stesso tavolo e anche il fatto che si debba procedere con le schede tecniche onestamente non convince più. Bisogna definire un contratto ben chiaro e capire cosa possa garantire la società in house, chiaramente senza andare in sofferenza. Già di per sé, fin dall’inizio, Ghelas ha rappresentato una sorta di anomalia per come è stata strutturata anche rispetto alla collocazione del personale”.
Il manager Inferrera, scelto lo scorso anno dal sindaco Lucio Greco, non ha mai nascosto di avere un obiettivo fondamentale, quello appunto del contratto pluriennale che permetta una programmazione su un lungo periodo. Le proroghe periodiche, invece, non danno certezze. I conti della municipalizzata non sembrano dare preoccupazioni e il bilancio è stato appena approvato. Sicuramente, l’in house non ha una dotazione, anzitutto di personale, che gli permetta di coprire una vasta batteria di servizi e anche sul verde pubblico le difficoltà non mancano. La grillina Virginia Farruggia ha preannunciato un’interrogazione per valutare i programmi dell’amministrazione rispetto al futuro immediato della multiservizi.