Gela. La raccolta firme a livello nazionale è partita lo scorso 22 aprile e andrà avanti per novanta giorni. I comitati “Ripudia la guerra” e “Generazioni future”, anche in città sono impegnati con un gazebo, che in questi giorni è collocato in centro storico, nel cuore di corso Vittorio Emanuele. Il referente locale è Vincenzo Casciana. L’obiettivo è arrivare a tre referendum. Due sono concentrati su una netta rivisitazione della politica di gestione delle forniture militari e di armi, a partire da quelle che sta garantendo il governo italiano all’Ucraina, attaccata dall’esercito russo. Il primo quesito, infatti, prevede lo stop alla proroga dell’invio di “mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina”. Senza procedere “furbescamente” ad altre proroghe. Il secondo quesito, invece, interviene direttamente sulle scelte del consiglio dei ministri che “rappresenta il governo e non l’intero parlamento”, facendo sì che “non possa decidere in modo arbitrario sulla gestione degli armamenti”.
Il terzo va a toccare il settore della sanità e per i comitati bisogna evitare che nella programmazione i soggetti privati possano “introdurre interessi contrari a quello pubblico”. Non c’è opposizione ai privati convenzionati ma per i sostenitori del referendum non sono ammissibili “interferenze” rispetto alla priorità dell’interesse pubblico in sanità. I sostenitori sono per il sì ai tre quesiti. Le iniziative referendarie sono supportate da giuristi e intellettuali, come Ugo Mattei ed Enzo Pennetta. I cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Gela che intendono aderire e sottoscrivere l’iniziativa, possono recarsi presso gli uffici del Comune–ufficio elettorale dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e il martedì e giovedì dalle 15:30 alle 17:00, muniti di carta di identità in corso di validità.
