Gli investimenti nell’area di crisi complessa, vertice a Roma: Siciliano, “si temono i tempi troppo lunghi”

 
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Gela. “La vera preoccupazione dei potenziali investitori sono i tempi degli iter autorizzativi”.

L’incontro al ministero. Il vice sindaco Simone Siciliano è reduce dall’ennesimo incontro romano al Ministero dello sviluppo economico. Amministrazione comunale, Invitalia, Nomisma, Regione e, appunto, tecnici ministeriali hanno tracciato una prima linea rispetto ai possibili investimenti, agevolati dal riconoscimento dell’area di crisi complessa locale. “Gli investitori, al momento potenziali, ci sono – continua Siciliano – il vero problema sollevato dei rappresentanti dei fondi interessati sono appunto le eventuali autorizzazioni. Il timore è quello dei tempi lunghi. Sia i tecnici di Invitalia che quelli di Nomisma continuano a raccogliere le eventuali richieste di interessamento per nuovi insediamenti nell’area di crisi complessa”. I gruppi che hanno avanzato proposte, anche davanti ai funzionari ministeriali, sono comunque diversi da quelli che, invece, hanno già avviato il percorso, diretto ad ottenere il via libera all’insediamento nelle aree dismesse da Eni. “Sono soprattutto fondi stranieri – conclude Siciliano – che potrebbero ottenere agevolazioni per il tramite dell’area di crisi complessa”. 

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